Tabacco, accordo ministero-Philip Morris Italia per 500 mln euro

Per prossimi 5 anni a favore della filiera tabacchicola italiana

MAR 20, 2023 -

Roma, 20 mar. (askanews) – Fino a 500 milioni di euro di investimento per i prossimi 5 anni (2023-2027), che si aggiungono ai due miliardi già investiti a partire dai primi anni duemila nell’agricoltura italiana, e in particolare nella filiera agricola del tabacco in Italia. E’ l’impegno contenuto nell’accordo firmato da Philip Morris Italia e Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste per sostenere la filiera tabacchicola italiana.

Philip Morris Italia si impegna ad acquistare ogni anno fino a 21.000 tonnellate di tabacco greggio. Si tratta del più alto investimento da parte di un’azienda privata sulla tabacchicoltura italiana.

“E’ un importantissimo accordo, 500 milioni di euro in agricoltura, per 5 anni – sottolinea Marco Hannappel, Presidente Area Europa Sud-Occidentale Philip Morris International – che danno garanzie di continuità alla filiera tabacchicola italiana ma soprattuto legano i raccolti per i prossimi 5 anni all’impianto produttivo di Crespellano, di Bologna, che è il più grande investimento industriale fatto in Italia in questo secolo, un miliardo e cento milioni di investimento, che produce e poi esporta in tutto il mondo il tabacco riscaldato. Pre dare un’idea esporta di più di tutto l’olio d’oliva italiano, di tutti i formaggi stagionati italiani. Una fabbrica che sei anni fa era un prato di sterpaglia”.

L’accordo giunto al suo quarto rinnovo pluriennale, a partire dal 2011, è il primo esempio di un modello di integrazione verticale in questo settore. “Noi abbiamo una filiera agricola del tabacco che è la migliore in Europa. Non possiamo certamente lasciarla da parte, non è una Cenerentola. Ci sono più di 50mila addetti, più di 500 aziende – sottolinea Patrizio La Pietra, Sottosegretario al Masaf – siamo i maggiori produttori di tabacco in Europa. È una filiera sicuramente da valorizzare. Oggi con questi accordi riusciamo a fare una programmazione nel tempo per permettere ai nostri agricoltori di poter investire, di potersi rinnovare e di creare quella sostenibilità necessaria per portare avanti la filiera”.