Qatargate, Cozzolino all’Europarlamento: estraneo alle accuse

L'avvocato: indagini contro lui sono solo sospetti

GEN 24, 2023 -

Bruxelles, 24 gen. (askanews) – L’eurodeputato Andrea Cozzolino smentisce ogni accusa nel “Qatargate” ma rinuncia all’immunità parlamentare.

Lo spiega il suo avvocato Dezio Ferraro, all’uscita dell’audizione del parlamentare eletto nelle file del PD dalla commissione Affari giuridici del Parlamento europeo (Juri), a Bruxelles, a porte chiuse,a seguito della richiesta della magistratura belga di revoca della sua immunità parlamentare, nel quadro dell’inchiesta in corso sul cosiddetto scandalo “Qatargate”.

Cozzolino, ha spiegato il legale, “ha dichiarato formalmente di non aver mai ricevuto, direttamente o indirettamente, né denaro contante, né altre forme di sostentamento; e ha dichiarato di essere totalmente all’oscuro delle attività realizzate dal signor Giorgi e dal signor Panzeri. Ha spiegato e dimostrato come la propria attività parlamentare qui a Bruxelles relativamente alle vicende del Qatar e del Marocco sia totalmente incompatibile con l’ipotesi di una sua partecipazione a una rete d’influenza in favore di questi Stati”.

Tuttavia, “Ad ogni buon conto, al fine di consentire l’accertamento della verità dei fatti e di sollevare i membri del Parlamento e dalla pressione dei media, dalla vostra pressione, ha formalmente annunziato di rinunciare alle immunità concessagli dalla legge” ha spiegato Ferraro.

Facendo riferimento agli elementi presenti nella richiesta di revoca dell’immunità, Cozzolino ha dato una serie di dettagli per confutare le accuse sulle posizioni che avrebbe preso per influenzare le decisioni del Parlamento europeo riguardo al Qatar, al Marocco, all’Algeria, al lavoro nella Commissione d’inchiesta del Parlamento incaricata di esaminare l’uso di Pegasus e di altri spyware di sorveglianza.

Ha affermato, inoltre, di avere delle relazioni “cordiali”, come “con molti altri colleghi” ed “esclusivamente personali e di natura amichevole” con l’ambasciatore del Marocco in Polonia Abderrahim Atmoun, che parla molto bene l’italiano. L’ambasciatore Atmoun è uno dei personaggi sospettati nell’inchiesta di fare da tramite nei tentativi di corruzione degli eurodeputati.

“Sono queste le uniche circostanze di fatto, vere e riscontrabili, che sono in grado di riferire sui fatti oggetto della richiesta di revoca dell’immunità”, ha affermato Cozzolino di fronte alla commissione.

Cozzolino ha poi spiegato come Francesco Giorgi, ex assistente del principale accusato nel Qatargate, l’ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri, sia diventato suo assistente, e come questo sia alla base delle accuse che lo riguardano. “Il sospetto nei miei confronti è basato sul fatto che Giorgi lavorasse alle mie dipendenze, essendo stato in precedenza assistente di Panzeri”, ha rilevato, ricordando poi che “è prassi di questo Parlamento, come di tanti parlamenti nazionali, assumere come propri collaboratori funzionari accreditati dall’aver collaborato nelle precedenti legislature con altri deputati”.