Autonomia, Calenda: serve una Commissione bicamerale redigente

"Per un riassetto complessivo dei compiti dello Stato"

DIC 9, 2022 -

Roma, 9 dic. (askanews) – “L’autonomia, senza i livelli essenziali sulle prestazioni, che cosa vuol dire? Vuol dire che se tu sei al Sud e non definisci quanti asili nido dovresti avere quello che succede è che ti finanziano solo quelli che già hai, che sono molti meno di quelli del Nord. E così il divario aumenta”. Così il leader di Azione e del Terzo Polo Carlo Calenda ha spiegato perché è contrario al progetto di riforma sull’autonomia differenziata che sta portando avanti il ministro degli Affari Regionali Roberto Calderoli.

“Quello che dico è che siccome la Meloni ha progetti sul presidenzialismo, facciamo una bella bicamerale redigente, fatta bene, cioè che può scrivere” una riforma, “che prende in analisi l’autonomia, alcuni pezzi di federalismo su cui bisogna tornare indietro (le infrastrutture strategiche energetiche le regioni non devono più avere la possibilità di bloccarle), e dall’altro lato discutiamo anche di monocameralismo, perché con due camere che fanno le stesse cose ci mettiamo tantissimo a fare le leggi”.

“Io quello che dico – ha insistito Calenda – è: facciamo una bicamerale, un lavoro serio, in cui c’è dentro anche la questione dell’autonomia. Io non sono in disaccordo” sull’autonomia, “purché se ne parli in maniera concreta nel riassetto complessivo dei compiti dello Stato”.