Dolomiti Paganella lancia il ‘Manuale delle buone pratiche’

Prima APT italiana con un 'Calculator' per il turismo sostenibile

DIC 1, 2022 -

Milano, 1 dic. (askanews) – La sfida è favorire un turismo sempre più focalizzato sulla sostenibilità e creare un ambiente dove residenti, turisti e natura convivano in perfetto equilibrio tra loro, all’insegna del rispetto reciproco. Tra Dolomiti del Brenta che si rispecchiano nelle acque cristalline dei laghi di Molveno e Nembia, vigneti e meleti tipici della Piana Rotaliana, percorsi bike, sentieri trekking, piste da sci, parchi giochi, fattorie didattiche, prati e boschi, le eccellenze naturali e paesaggistiche rappresentano un asset fondamentale per l’area dell’Altopiano della Paganella, una delle mete più prestigiose del Trentino. Ed è proprio per sviluppare un turismo sempre più green che arriva il ‘Manuale delle buone pratiche sostenibili’: un vero e proprio vademecum progettato per aiutare a mettere in pratica stili di gestione aziendale e di vita in equilibrio con l’ambiente naturale e con la comunità locale, in un’ottica di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

 

 

‘Un vero e proprio manuale fisico, cartaceo, che consegneremo a tutti i residenti e gli operatori e che serve un po’ come una bussola per indirizzarsi verso un futuro più sostenibile – ci spiega Luca D’Angelo, direttore dell’Azienda per il Turismo Dolomiti Paganella -. Ma ha delle cose molto pratiche dentro: perché ha dei consigli che possono essere consigli anche semplici da mettere in pratica o magari anche azioni un pochino più complesse, poi lì dipenderà ovviamente dal grado di impegno della persona o dell’azienda. Partiamo dall’utilizzo dell’acqua, dalle emissioni, dal consumo energetico, dallo spreco alimentare. Quindi ci sono una serie di tematiche veramente importanti con delle azioni concrete, calate sul nostro territorio. Quindi non un manuale ampio e vago magari ma qualcosa che è calato proprio sul territorio’.

 

Non è tutto. Sì, perchè accanto al ‘Manuale delle Buone Pratiche’, l’Altopiano della Paganella è anche la prima destinazione in Italia ad aver adottato il ‘Dolomiti Paganella Calculator’, una piattaforma destinata agli operatori locali per accompagnarli in un percorso virtuoso tutto orientato alla sostenibilità: ‘E’ un software che permetterà, in questo caso principalmente agli operatori turistici, di mappare e di misurare le proprie performance sui temi dell’acqua, sui temi dell’energia e soprattutto sui temi delle emissioni, perché potranno entrare in questo software privilegiato, diciamo speciale e pensato per loro, e cominciare proprio a misurare quali sono i loro impatti e capire nel tempo come avviene questa evoluzione – evidenzia ancora il direttore dell’APT Dolomiti Paganella -. E’ un processo che inizia e che quindi poi porterà le strutture ricettive e gli imprenditori del turismo, anche per esempio i rifugi e i ristoranti, ad avere una performance migliore dal punto di vista della sostenibilità’.

 

Ecco allora che l’attenzione per la natura e la sostenibilità ambientale diventano un importante driver di sviluppo sociale ed economico: ‘Per noi il tema della sostenibilità, o meglio come preferiamo dire di equilibrio tra la popolazione e la comunità che vive e risiede qui, gli ospiti che arrivano anche seppur per momenti temporanei a visitarci, a spendere un periodo di vacanza, e l’ambiente naturale dove questo incontro avviene – puntualizza ancora D’Angelo – è un tema fondamentale. Abbiamo una piccola comunità di circa 6 mila abitanti, tantissimi ospiti che ci vivono, quindi per forza di cose il nostro impegno va in quella direzione’.

 

Un percorso che la locale Azienda per il Turismo ha già imboccato nel 2019 con il Progetto ‘Dolomiti Paganella Future Lab’. Ecco di cosa di tratta: ‘Un grande laboratorio di idee, una grande conversazione non solo con gli operatori turistici ma con tutti i residenti – ci racconta D’Angelo -. Lì abbiamo cominciato un percorso vero e proprio per cominciare a seminare una cultura diversa e cominciare ad analizzare anche gli impatti che il turismo porta, sia quelli positivi e anche quelli meno positivi’.

 

 

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