Ricerca di frontiera, ai Lincei i vincitori dei Premi Balzan 2022

Quadrio Curzio: Fondazione compie 60 anni, una storia di successo

NOV 25, 2022 -

Roma, (askanews) – I ghiacciai sentinelle del cambiamento climatico; biomateriali che hanno aperto la strada a innovazioni in campo medico, tra cui i vaccini a mRNA; la musica come espressione dei popoli, testimone della loro identità; la filosofia come chiave per la comprensione del nostro essere etico e della sua espressione a livello sociale. Questi i temi affrontati all’Accademia dei Lincei durante il Forum interdisciplinare dei vincitori dei Premi Balzan 2022 ai quali è stato poi conferito il riconoscimento del valore di 750mila franchi svizzeri (circa 760mila euro).

Cinque gli scienziati premiati per le quattro materie scelte per questa edizione del premio: Martha C. Nussbaum per Filosofia morale, Philip V. Bohlman per Etnomusicologia; Dorthe Dahl-Jensen e Joannes Oerlemans per Glaciazione e dinamica delle calotte polari e Robert Langer – tra i fondatori di Moderna che ha sviluppato uno dei vaccini per il Covid – per biomateriali per la nanomedicina e l’ingegneria dei tessuti.

“La Fondazione Balzan quest’anno compie i 60 anni. Sono stati anni di grande innovazione per il raggiungimento di una posizione a livello internazionale ormai pienamente riconosciuta – ha dichiarato ad askanews Alberto Quadrio Curzio, Presidente della Fondazione Internazionale Balzan “Premio” -. Quasi 100 premi nelle Scienze umanistiche, quasi 100 premi nelle Scienze fisiche, matematiche e naturali e 12 premi per l’umanità, pace, fratellanza tra i popoli. Credo che si tratti di un successo in così breve lasso di tempo, 60 anni sono pochi per la scienza, quasi impareggiato e impareggiabile. Naturalmente l’accelerazione della scienza continua e lo scopo importante se non principale della Balzan è trovare, e anticipatamente, quei valori, quelle discipline e quelle personalità che poi daranno un contributo al futuro del progresso scientifico, civile e umano”.

I premi Balzan sono strutturati in modo che a beneficiarne non siano solo i vincitori ma anche nuove generazioni di ricercatori.

“Come tutti gli anni – ha ricordato Luciano Maiani, Presidente del Comitato Generale Premi Balzan – il premio, che è di 750mila franchi svizzeri, sarà diviso in due parti: una metà viene data al premiato o divisa tra i premiati se sono più di uno, l’altra metà è dedicata a finanziare delle ricerche organizzate dai premiati sui loro argomenti che coinvolgano principalmente giovani ricercatori”.

Un’opportunità concreta per facilitare l’ingresso di giovani menti nel mondo della ricerca, con eminenti scienziati a fare da guida.