Luiss, risparmio energetico a centro del Premio Non Sprecare 2022

Galdo: "L'Italia sta cambiando sulla strada delle sostenibilità"

NOV 24, 2022 -

Roma, 24 nov. (askanews) – Torna il ‘Premio Non Sprecare’ con oltre 100 idee di sostenibilità e risparmio energetico. L’iniziativa, giunta alla sua XIII edizione, è nata da un’idea di Antonio Galdo, direttore di www.nonsprecare.it, e promossa dall’Università Luiss Guido Carlo e dal Gruppo Acea.

Illustrando le novità del Premio per il 2022 Galdo ha spiegato: “Siamo orgogliosi che, in questi tredici anni, il ‘Premio Non Sprecare’, anche grazie alla Luiss e grazie al supporto di gruppi importanti come l’Acea, sia cresciuto coinvolgendo ormai 120 scuole in tutta Italia. Qual è il senso di questa iniziativa? Questo non è un evento, non è una cerimonia, è un percorso che inizia ad aprile e finisce oggi attraverso il quale raccontiamo un pezzo dell’Italia che sta cambiando, sta cambiando sulla strada della sostenibilità e dell’innovazione. Per esempio ogni edizione è dedicata ad una tematica, quest’anno ci occupiamo di energia. Abbiamo scoperto storie straordinarie, abbiamo scoperto scuole che, per esempio, si sono messe insieme e sono diventate autonome dal punto di vista dei rifornimenti energetici. Abbiamo scoperto anche una bellissima azienda italiana che sta costruendo un intero impianto fotovoltaico in Giappone”.

Il Premio Associazioni è andato, quest’anno, a ‘Stasera offro io’, app che limita lo spreco di cibo attraverso donazioni a persone svantaggiate come spiega il presidente del Banco Alimentare di Roma, Antonio Daood:

“‘Stasera offro io’ è un’iniziativa che consente alle persone indigenti, che sulla piattaforma vengono chiamati invitati, di poter visualizzare nella mappa di Roma le varie donazioni messe dai piccolissimi esercenti dell’invenduto giornaliero per poterle andare a ritirare direttamente ed utilizzare per il proprio autoconsumo. In questo modo ‘Stasera offro io’ rivoluziona il paradigma della donazione che è sempre stata effettuata secondo metodi classici, con il classico pacco alimentare, consentendo a queste persone di essere incluse in prima persona nei processi di recupero”.