E-Distribuzione ad Anci: lavorare con enti per la rete del futuro

Rondi: davanti grandi sfide per supportare transizione energetica

NOV 24, 2022 -

Bergamo, 24 nov. (askanews) – La rete elettrica del futuro deve essere resiliente, sostenibile e partecipativa, per garantire la transizione energetica. Ma per implementarla sul territorio serve continuare sulla strada della collaborazione tra enti locali e gestori delle infrastrutture critiche. E-Distribuzione, azienda che porta l’elettricità nelle case degli italiani, ha scelto l’assemblea annuale dell’Anci di Bergamo per rafforzare il rapporto con gli enti locali.

Francesco Rondi, responsabile area operativa Lombardia di E-distribuzione. “Essere all’Anci per noi è un must, è una condizione obbligata. Particolarmente sentita perché noi siamo un operatore di sistema che sviluppa la rete in collaborazione con le istituzioni che sono i nostri partner. Abbiamo davanti anni di grandi sfide che rappresentano per il paese una grande opportunità per poter ammodernare ulteriormente la rete elettrica e supportare lo sviluppo verso la transizione energetica del sistema paese. Con i comuni, con le istituzioni e in caso di emergenza anche con la Protezione civile, la nostra relazione è continua ma sviluppata in maniera efficace e con grande collaborazione”.

Un rapporto consolidato negli anni che permette di pianificare, insieme con i territori, gli interventi per rendere l’infrastruttura resilente e sostenibile. Silvia Cestaro, consigliere regionale del Veneto. “E’ importantissimo questo rapporto tra E-Distribuzione e gli enti locali perché si riesce a mettere a frutto tutto il lavoro di programmazione, ma anche dell’emergenza dell’ente locale, assieme allo sviluppo della rete. Lavorare assieme permette un perfetto coordinamento tra le opere di E-Distribuzione e tutto il lavoro che viene fatto nella programmazione dei sottoservizi”.

Una relazione strategica anche in caso di emergenza, come evidenzia Roberto Laffi, direttore generale della Protezione Civile di Regione Lombardia. “In caso di emergenza i soggetti gestori di infrastrutture critiche devono immediatemente rapportarsi con Protezione civile e devono aver studiato insieme delle modalità di intervento comuni, questo per creare delle sinergie. E quindi essere più celeri nel momento del bisogno perché quando siamo un situazioni di calamità naturale bisogna aver già organizzato gli interventi con forme strutturate di collaborazione”. Con l’obiettivo di prevenire ed essere organizzati per ridurre i disagi a imprese e cittadini.