Il patriarca Kirill: morire in battaglia è lavare via i peccati

Il capo della Chiesa ortodossa sulla guerra "fratricida" ucraina

SET 27, 2022 -

Roma, 27 set. (askanews) – Il patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, ha dichiarato che morire in guerra è come lavare via i propri peccati, pochi giorni dopo la mobilitazione militare parziale fatta dal presidente russo Vladimir Putin.

In un video diffuso il 26 settembre dalla Chiesa ortodossa russa, Kirill afferma:

“Sappiamo che molti muoiono oggi sui campi di battaglia fratricidi. La Chiesa prega affinché questa battaglia termini il più presto possibile, affinché meno fratelli possibili si uccidano in questa guerra fratricida”.

“Allo stesso tempo, la Chiesa si rende conto che se qualcuno spinto dal senso del dovere e dalla necessità di onorare il suo giuramento, resta fedele alla sua vocazione, e se questa persona resta fedele alla sua vocazione e fa il dovere che gli si dice di fare…”

“… se una persona muore nell’esecuzione del proprio dovere, questa persona ha senza dubbio compiuto un atto equivalente a un sacrificio. E di conseguenza crediamo che il sacrificio lavi tutti i peccati che una persona ha commesso”.