Siccità e guerra: nel Nord dell’Etiopia si muore di fame

La situazione estrema ad Afar, al confine col Tigray

AGO 3, 2022 -

Milano, 3 ago. (askanews) – In un improvvisato campo sfollati a Erebti, regione di Afar, nord-est dell’Etiopia, centinaia di famiglie soffrono la fame. Fra loro bambini, anche molto piccoli. Di aiuti qui, lamentano, ne arrivano ben pochi. Sono tutti in fuga dalla guerra che sta devastando il confine con la regione del Tigray. Un brutale conflitto tra i ribelli e le forze federali etiopi in corso da due anni.

“Qui passano i camion che trasportano aiuti per il Tigray. E noi? Cosa abbiamo fatto di sbagliato? Perché qui non arrivano aiuti? Anche noi stiamo morendo di fame”, dice Aldim Abdela.

Quegli aiuti vengono smistati proprio alla periferia di Erebti, gli sfollati vedono passare i camion ogni giorno.

“Molte persone si stanno concentrando sul Tigray – ammette il direttore del World Food Programme per l’Etiopia Claude Jibidar – ma posso assicurarvi che al WFP abbiamo continuamente, continuamente, proseguito a distribuire, a consegnare cibo ad Afar”, aggiunge. “E so che a volte se ne parla meno – insiste – ma lo stiamo facendo”.

Chi vive qui da sempre dice di non aver mai visto condizioni di vita così estreme fra siccità, fame, guerra. Secondo le Nazioni Unite in tutto il nord dell’Etiopia – Tigray, Afar e Amhara – più di 13 milioni di persone hanno bisogno di aiuti alimentari.