“Nostalgia” a Cannes, Favino: vicenda che riguarda ognuno di noi

Il film di Mario Martone in corsa per la Palma d'oro, ora in sala

MAG 25, 2022 -

Cannes, (Francia), 25 mag. (askanews) – Ha ottenuto otto minuti di applausi alla prima al festival di Cannes “Nostalgia” di Mario Martone, che esce contemporaneamente nei cinema italiani. Il film in concorso per la Palma d’oro è tratto dall’omonimo romanzo di Ermanno Rea ed è ambientato a Napoli, nel Rione Sanità.

Pierfrancesco Favino interpreta un uomo che torna nella sua città dopo dopo molti anni e riscopre i luoghi, i codici del quartiere e fa i conti con il proprio passato. Soprattutto quando irrompono i ricordi di una vita lontana trascorsa con il migliore amico d’infanzia, con il quale condivide un segreto.

Il regista racconta: “C’erano tanti elementi affascinanti, una materia ribollente e misteriosa, un quartiere certamente unico come la Sanità. E un personaggio labirintico come Felice Lasco, un personaggio molto nuovo per noi, molto atipico, un personaggio con una sensibilità così particolare, con un viaggio nel ritorno nel passato che era un vero viaggio di scoperta”.

Favino spiega: “Quello che veramente penso è che questa sia una vicenda che davvero riguarda ognuno di noi, ma forse ognuno di noi da quando abbiamo deciso di smettere di camminare e prendere baccelli in giro e ci siamo fermati in un posto, abbiamo provato a farli crescere e abbiamo chiamato quel posto casa. Da quel momento credo che esista per il genere umano l’abbandono della casa, il ritorno a quella casa, con tutte le conseguenze che questo comporta”.

Nel film c’è un grande equilibrio tra sentimenti e emozioni universali e la cronaca di una città. “E’ tutto molto vero ma quello che io volevo fare era alzare lo sguardo. Provare ad immaginare un racconto universale, qualche cosa che ne faccia anche un racconto universale, qualcosa che ne faccia un racconto morale, cioè qualcosa che vada oltre la cronaca. Ho voluto che Napoli diventasse un laboratorio se vogliamo, però che poi si guardasse oltre, cioè che non bisognasse fermarsi con lo sguardo dentro Napoli”.