Gabbani: l’esordio come attore, le grandi scelte e Woody Allen

E' tra gli interpreti di "La donna per me", su Sky dal 23 maggio

MAG 5, 2022 -

Roma, 5 mag. (askanews) – Ha trionfato diverse volte sul palco di Sanremo, composto colonne sonore, condotto un programma tv, ma non aveva mai recitato. Così Francesco Gabbani non si è tirato indietro quando il regista Marco Martani gli ha proposto un ruolo in “La donna per me”, che sarà dal 23 maggio su Sky Cinema. Interpreta l’amico divorziato del protagonista, Andrea Arcangeli, che è in dubbio se sposare la sua ragazza, interpretata da Alessandra Mastronardi.

Gabbani racconta: “Voleva testarmi, diciamo così, questa è stata l’idea di Marco, perché io, pur non essendo un attore, credo abbia riconosciuto in me delle caratteristiche per poter reggere un ruolo in un film. Mi sono divertito, sicuramente c’è tanto da imparare, però per ora me la sono vissuta bene, ecco.

Lo scoglio più grande è stato quello di gestire l’espressività, perché ho capito da questa esperienza che appena muovi un sopracciglio dici tantissime cose. Quindi bisogna saperla dosare, quindi va anche un grande merito agli attori, quelli bravi”.

“La donna per me” è un film sulle grandi scelte della vita, i dubbi e le sliding doors. “Sicuramente la scelta per me che ha fatto la differenza è quella di aver deciso, in un modo consapevole di continuare a perseguire la strada che avevo scelto. C’è stato un momento particolare in cui stavo quasi per mollare definitivamente il fatto di fare musica e di espormi individualmente come artista in prima persona, però in realtà sono riuscito a superarlo”.

Dopo questa esperienza cinematografica a Gabbani piacerebbe ripetere l’esperienza su un set, e alla domanda quali siano i suoi registi preferiti risponde: “Io usufruisco del cinema un po’ come la musica, cioè guardo tutto quello che mi appassiona e mi emoziona e quindi non ho un limite, né di genere, né di modo, né di registi. Ovviamente ti potrei citare, te ne dico due in particolare che a me piacciono molto: uno è Woody Allen, che ha un modo e un linguaggio, l’altro è per esempio Tarantino. Siamo agli antipodi, però mi piacciono molto loro”.