Covid, anestesisti: conteggio positivi va modificato

Prof. Gratarola (SIAARTI): daltonismo della fascia di colori

GEN 17, 2022 -

Roma, 17 gen. (askanews) – Distinguere tra positivi che hanno sintomi da Covid e positivi che risultano tali perché giunti in ospedale per interventi chirurgici o al pronto soccorso. A chiedere protocolli certi e maggiori indicazioni per avere un quadro numerico più preciso sulle terapie intensive è la SIAARTI – Società Italiana Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva.

Come spiega ad askanews il prof. Angelo Gratarola, coordinatore anestesia e medicina perioperatoria di SIAARTI. “Ritengo che il conteggio dei positivi vada modificato. Se voglio sapere che cosa il Covid-19 sta facendo agli ospedali – sottolinea – devo misurare quei pazienti che senza il Covid non sarebbero mai venuti all’ospedale. Tutti gli altri, cioè tutti i positivi, non sono da conteggiare come Covid, perché in fondo in ospedale sarebbero venuti lo stesso e quindi ‘drogano’ il dato generando anche il cambiamento di fascia nei colori della Regione, conteggiando un paziente che ha una positivtà al tampone senza sintomi”.

“Parlo di daltonismo della fascia. Le terapie intensive oggi, rispetto al passato – prosegue Gratarola – sono caricate di pazienti Covid positivi in misura piuttosto contenuta rispetto alla gravità della malattia. Cioè i pazienti Covid con la polmonite sono un numero sicuramente ridotto rispetto al passato, ma stanno emergendo pazienti semplicemente positivi al tampone che sono in terapie intensiva per ragioni differenti”.

Si tratta, ha spiegato Gratarola, di “pazienti che in realtà sarebbero andati a finire in terapia intensiva comunque, perché è la gravità della malattia di base che genera la necessità di trattamento e se io conteggio l’affollamento di una terapia intensiva e mi fa scattare la fascia da giallo ad arancione in realtà ed ho sbagliato a fare questo conteggio perché è una visione alterata da un conteggio positivo-negativo”.