Scuola, gli aeratori costano mille euro a classe (senza Iva)

Serve l'ok ente proprietario, chiarisce presidente Presidi Roma

GEN 14, 2022 -

Roma, 14 gen. (askanews) – Sono ancora una rarità le scuole, pubbliche o paritarie, che hanno installato gli aeratori a parete, per il ricambio d’aria negli ambienti interni. A Roma ci sono in tutte le classi, circa 15, dell’istituto paritario Pio IX all’Aventino da settembre, dopo i lavori fatti ad agosto. Una misura in più per combattere la diffusione dei contagi e mantenere gli ambienti salubri, come ha spiegato Mario Rusconi, presidente Associazione Presidi di Roma (Anp Roma) e dirigente scolastico dello storico istituto dei lasalliani.

“Il costo degli aeratori è altissimo. Io ho fatto un calcolo veramente da casalinga: sono andato su internet, ho visto metri cubi, quanti aeratori ci vogliono. Normalmente per una classe ci vogliono aeratori per 1000 euro, iva esclusa. Oltre a questo c’è la manutenzione, perché gli aeratori sono come i condizionatori. In più c’è un altro problema, la potenza, l’assorbimento elettrico di ogni scuola”, ha spiegato ad askanews.

L’impiantistica degli aeratori – ha tenuto a precisare Rusconi dopo le polemiche dei giorni scorsi fatte alla sua categoria – è di competenza dell’ente territoriale proprietario degli edifici scolastici (quindi Stato, Comuni, Province, Regioni):

“Il problema degli aeratori che qualcuno ha tirato fuori, accusando i presidi di non saper spendere, penso che prima di dare questi giudizi, soprattutto istituzioni, per favore si documentassero”, ha replicato Rusconi.

Non ci sono dati chiari per capire quante scuole abbiano avviato l’iter per la loro installazione.

“Secondo me una minoranza totale di scuole, perché le scuole che hanno potuto mettere gli aeratori hanno evidentemente degli enti locali, ripeto proprietari dell’immobile, se c’è un ente locale molto attivo, sia in Trentino che in Calabria si è mosso e ha tirato fuori i soldi – perché non bastavano i soldi dati a suo tempo dal governo, perché costano tantissimo – e ha provveduto a mettere in sicurezza e in potenza l’impianto elettrico”, ha sottolineato ancora.

Intanto l’impennata dei contagi legata alla variante Omicron colpisce anche le scuole, che restano forse l’unico luogo dove il tracciamento viene fatto con massima serietà.

“Io direi che non esiste scuola romana che non abbia almeno 1-2-3 classi in didattica a distanza. Noi abbiamo sempre detto ‘la scuola è la scuola in presenza’ però ci devono essere le condizioni affinché i ragazzi possano essere a scuola e spesso queste condizioni non ci sono. Ci sono state promesse le mascherine ffp2, Fauci ci ha detto che sono l’unica sicurezza, Crisanti ci ha detto che sono l’unica sicurezza, io ho detto ai miei ragazzi andate in farmacia e compratevele, perché noi fino ad adesso non le abbiamo ricevute”.