Istituzioni e mondo politico uniti nel rendere omaggio a Sassoli

Alla camera ardente Mattarella, Draghi e i leader di partito

GEN 13, 2022 -

Roma, 13 gen. (askanews) – Le istituzioni e il mondo politico si sono raccolti, in un clima di unità, intorno alla figura di David Sassoli, il Presidente del parlamento europeo scomparso l’11 gennaio scorso. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha accolto il feretro in Campidoglio dov’è stata allestita la camera ardente. Il primo ad arrivare è stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha reso omaggio al feretro in forma riservata, dopodiché la camera ardente è stata aperta al pubblico, che ha formato una lunga coda.

Sono poi arrivati il premier Mario Draghi, il presidente della Camera, Roberto Fico, la presidente del Senato Elisabetta Casellati, il ministro della Salute Roberto Speranza, dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti, la ministra Mariastella Gelmini, e la quasi totalità dei leader dei partiti presenti in parlamento: Giuseppe Conte, Matteo Renzi, Enrico Letta, Matteo Salvini, Giorgia Meloni.

Folta la delegazione di Forza Italia, guidata da Antonio Tajani, predecessore di Sassoli alla presidenza dell’Europarlamento. “Avevamo la stessa visione del ruolo del Parlamento e quindi ci siamo sempre trovati in perfetta sintonia – ha raccontato Tajani -, ci siamo sostenuti a vicenda nella difesa di una istituzione”, il Parlamento europeo, “l’unica istituzione democratica dell’Unione europea. Non esistono steccati di partito, quando uno è una persona per bene è una persona per bene, indipendentemente dalla forza politica alla quale appartiene. Se mai si combattono le idee non si combattono mai le persone. Davide ha sempre combattuto per le sue idee mai contro le persone”.

Anche la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha ricordato l’europarlamentare del Pd come una persona che difendeva con convinzione le sue idee, ma che non aveva bisogno di essere aggressivo o sleale, aveva rispetto dell’avversario. “Una persona con la quale – ha detto Meloni – era facile avere a che fare o scontrarsi, era affascinante, quindi mi dispiace molto.”

Dal canto suo Enrico Letta ha sottolineato l’entusiasmo per l’Unione europea e per la buona politica che Sassoli ha generato. “Tanti l’hanno scoperto solo adesso – ha detto il segretario Pd -, ma noi sapevano che David era la migliore politica”.

Ma è stato forse Gianni Letta, eminenza grigia di Forza Italia e del centrodestra – com’è stato definito nel tempo – a rendere meglio il ricordo, e la speranza, che Sassoli ha lasciato di sé: “Il clima che si respirava l’altro giorno quando è stato commemorato David Sassoli in Parlamento – ha detto Gianni Letta – era veramente straordinario, di serenità e di armonia, di desiderio da tutte le parti di contribuire a guardare agli interessi del Paese e non alle differenze di parte: una grande lezione, un grande contributo”.

“Se con lo stesso clima i grandi elettori, parlamentari e non, procedessero all’elezione del presidente della Repubblica – ha auspicato l’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio – David avrebbe un grandissimo merito”.