Salute, Oculisti Soi: “Cura vista torni in primo piano per Ssn”

Piovella: "Esclusi dal Pnrr e Recovery Fund, è un errore"

NOV 29, 2021 -

Roma, 30 nov. (askanews) – La cura e la prevenzione delle malattie della vista non possono essere considerata di secondo piano nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, anche in un momento di emergenza come questo dettato dal Covid. Con due italiani su tre che soffrono di difetti della vista e circa 2 milioni con disabilità visive, la politica non può voltarsi dall’altra parte. E’ l’appello lanciato dagli specialisti della Società Oftalmologica Italiana (SOI) che, in chiusura di Congresso nazionale, per bocca del presidente Matteo Piovella, puntano il dito sulla decisione di classificare l’oculistica una specialità di tipo elettivo, cioè non salvavita, con la conseguenza di venire esclusa dai fondi del Pnrr.

“Il Congresso – spiega ad Askanews – ha dimostrato che siamo potenziamente al massimo livello per erogare le cure migliori con le migliori tecnologie. Purtroppo ha anche evidenziato che più del 50% di queste potenzialità sono represse. La politica da anni è stata coinvolta in questa problematica ma l’oculistica è stata relegata a un ruolo elettivo, quindi non di priorità, passiamo dietro a tutti gli altri”.

Secondo il presidente SOI, “dobbiamo sostenere la necessità di accedere alla miglior cura, se in questo momento di difficoltà il Servizio Sanitario nazionale e gli ospedali fanno fatica anche a prendere le semplici visite, hanno chiuso le agende e gli interventi sono anche più che dimezzati per il Covid, l’oculistica ha una risorsa nel privato, che da tantissimi anni affianca il SSN: è una grande opportunità perché chi non può aspettare, quando è possibile, deve fare un sacrificio per tutelare la propria vista”. Un messaggio chiaro, dunque, affinché nessuno resti fuori dalle terapie e dalle tecnologie più innovative.

“Penso che oggi, ognuno di noi, per salvaguardare la propria vista abbia il diritto (e il dovere) di ottenere le cure migliori e poter accedere soluzioni migliori: è così per la chirurgia della cataratta, per la maculopatia, per il glaucoma, per i difetti della vista – avverte Piovella – la politica è in grossa difficoltà, in tutto il mondo, io però chiedo un’assunzione di responsabilità e di razionalità.

“E’ ovvio che il fatto di aver relegato l’oculistica ad assistenza sanitaria di tipo elettivo, quindi non prioritario – che vuol dire non rientrare nel Pnrr, non entrare nel Recovery Fund, non rientrare nel MES – è un errore. Si può sbagliare, ma un’attenzione in questo senso va data, non tanto agli oculisti, quanto ai cittadini. Non vedere è il dramma più grande che può capitare. E da qui al 2030 il numero delle persone cieche è destinato, incredibilmente a raddoppiare”.