Milano, 25 nov. (askanews) – Settemila ettari di foresta e circa
3 milioni di metri cubi di legname danneggiato nelle aree giÃ
devastate dalla tempesta Vaia. La causa è il bostrico, un
coleottero che si nutre prevalentemente di alberi deboli o morti
ma che, grazie alla sovrabbondanza di legname schiantato, ha
cominciato ad attaccare le piante sane, riproducendosi ad un
ritmo preoccupante. In prospettiva, entro 5 anni, si stima che i
metri cubi di legname bostricato, quindi inutilizzabile o di
scarso valore, supereranno gli 8,7 milioni già abbattuti da Vaia,
con un danno economico per la filiera del legno pari a circa 350
milioni di euro, oltre ad un ingente danno ambientale: 11 milioni
di tonnellate di CO2 rilasciate dalle foreste morte, oltre alla
CO2 che non verrà catturata, pari a quelle emesse mediamente in
un anno da 5 milioni di automobili. E’ l’allarme diffuso da
Etifor, spin-off dell’Università di Padova impegnato in tutto il
mondo nella valorizzazione del patrimonio naturale, a seguito di
un convegno sul tema tenutosi il 16 novembre e organizzato con
esperti del mondo accademico, imprese e funzionari pubblici delle
aree interessate.
Lucio Brotto, socio fondatore di Etifor, spiega nei dettagli cosa
sta accadendo.
Etifor, sul suo portale per interventi di riforestazione in
crowdfunding wownature.eu, consente a enti pubblici, aziende e
singoli cittadini di supportare attivamente i proprietari di
alcuni dei terreni colpiti sui quali è urgente intervenire.