Cacciola (Ond): rendere sostenibile il debito delle famiglie

Osservatorio sul debito: nuove regole e più informazione

NOV 15, 2021 -

Milano, 15 nov. (askanews) – Rendere sostenibili i debiti che gravano sulle famiglie italiane, utilizzando formule e strumenti che garantiscano soluzioni concretamente dignitose e efficienti, e dare così respiro alla ripartenza economica delle persone e dell intero sistema italiano.

E obiettivo indicato nel corso dell incontro on line promosso dall Osservatorio nazionale sul debito con banche e finanziarie.

Infatti non sempre le risposte legislative al sovra indebitamento si sonio dimostrate efficaci. Per esempio anche la cosiddetta legga “salva-suicidi” del 2012 ha il suo limite in criteri di accesso troppo stringenti: il 72% delle procedure viene bloccato; mentre sul 28% rimanente si arriva quasi sempre alla liquidazione del patrimonio. “In seguito alla pandemia oltre mezzo milione di famiglie italianesi trova in una situazione di sovra indebitamento – ha detto Francesco Cacciola, presidente dell Osservatorio Nazionale sul Debito – Purtroppo queste procedure, secondo i nostri dati, sono applicabili a meno del dieci per cento delle famiglie indebitate a causa di requisiti estremamente stringenti e dell eccessiva onerosità delle procedure. Esistono tuttavia delle alternative valide, più economiche e veloci, per risolvere i problemi con i debiti. In particolare, a seconda dei casi, c è la possibilità di ridurre drasticamente le rate mensili, o di ottenere un forte sconto attraverso la formula del saldo e stralcio. L obiettivo è di aiutare le famiglie italiane a pagare i propri debiti, ma in maniera sostenibile, in modo da far ripartire l economia del paese”.

Servono dunque strumenti nuovi in grado di alleggerire e ridar fiato alle finanze familiari, secondo l Osservatorio Nazionale sul Debito, ma sopratuttto – è stato sottolineato – serve informazione sui diversi strumenti già disponibili e una maggiore educazione finanziaria.

Nel periodo post pandemico le famiglie italiane si sono trovate più indebitate del 19% rispetto al 2020, prevalentemente per far fronte a bisogni di prima necessità.