Servizi e banche dati, i punti cruciali di una riforma per le Soa

L'analisi della presidente di UnionSOA Tiziana Carpinello

OTT 25, 2021 -

Roma, 26 ott. (askanews) – Certificare che vengano rispettati i requisiti previsti dalle norme in materia di qualificazione delle imprese che eseguono lavori pubblici di importo superiore a 150.000 euro: un lavoro complesso che viene svolto dalle Soa, Società organismi di attestazione, soggetti privati che svolgono funzione pubblica, di cui a livello nazionale UnionSOA è l’associazione di categoria più rappresentativa del mercato.

L’attestazione è una parte cruciale nell’espletamento delle gare, il cui svolgimento in tempi ragionevoli e con meccanismi efficienti e aperti è fondamentale per un buon funzionamento dell’economia del sistema paese: proprio per questo la presidente di UnionSOA Tiziana Carpinello ha messo in luce, nelle audizioni svolte dalla Commissione Lavori Pubblici del Senato nell’ambito del Disegno di legge Delega in materia di Contratti pubblici, quali sono gli aspetti di maggiore criticità: “Quello che chiediamo è di poter essere collegati direttamente alle banche dati, cioè alle prefetture, alle procure, alle camere di commercio, all’Agenzia delle entrate, per poter avere direttamente i documenti dagli enti senza passare dall’autodichiarazione delle imprese, perché otterremmo due obiettivi: il primo quello di non compulsare questi enti con le richieste e il secondo di avere una valutazione molto più rapida”.

Spesso infatti, nelle maglie di questo procedimento si nascondono complicazioni che potrebbero essere risolte facilmente ma che invece diventano decisive nel rallentare il conferimento degli appalti e quindi l’economia:

Spiega ancora Carpinello: “Molte volte le dichiarazioni vanno in conflitto con la verifica, perché a volte ci sono dichiarazioni non aggiornate che riportano situazioni che potrebbero non corrispondere con la documentazione degli enti, e questo ci costringe ad aprire una procedura nei confronti dell’operatore economico attraverso l’Anac (Autorità anti-corruzione) e questo ferma l’operatore per 90, 100, 120 anche 180 giorni molte volte”.

L’altro aspetto essenziale rilevato da UnionSOA nell’audizione è quello relativo al settore dei servizi perché a causa della mancanza di un sistema di qualificazione degli operatori economici omogeneo ed efficiente in questo settore, i tempi di espletamento delle gare di servizi sono particolarmente lunghi.

“Il settore dei servizi richiede veramente delle valutazioni molto puntuali, sia per quanto riguarda i requisiti generali, sia soprattutto per i requisiti speciali, e oggi c’è molta discrezionalità perché la qualificazione viene fatta dalle stazioni appaltanti”.

L’introduzione delle qualificazioni Soa nel settore dei servizi, inoltre, potrebbe comportare diversi benefici e risparmi per le amministrazioni: fra questi l’eliminazione della discrezionalità e il fatto di rendere sufficiente – in fase di ammissione dei concorrenti – la dichiarazione da parte degli operatori economici di possedere l attestazione Soa; infine, renderebbe la verifica dei requisiti più rapida, attraverso il collegamento per le Soa con le banche dati Nazionali.