Lamborghini Sustainability Day, la visione green di Sant’Agata

Winkelmann: "Procediamo speditamente con un approccio olistico"

OTT 18, 2021 -

Milano, 15 ott. (askanews) – Non c’è solo l’ibridizzazione delle supercar per abbattere le emissioni della gamma del 50% dal 2025 nel piano Cor Tauri di Lamborghini, che prevede 1,5 miliardi di investimenti in 4 anni, il più ambizioso nella storia del gruppo, ma un pacchetto di misure che interessa tutte le attività della casa di Sant’Agata, dalla produzione alla logistica, dai fornitori all’ambiente circostante, coinvolgendo e recando benefici alla comunità locale.

“Procediamo spediti sulla strada della sostenibilità, seguendo un approccio olistico”, ha detto il Ceo Stephan Winkelmann in occasione del Sustainability Day per mostrare quanto fatto fino ad oggi da Lamborghini. Un evento organizzato all’insegna della sostenibilità con pernottamento in glamping, sveglia all’alba per una lezione di yoga e di marcia con l’oro olimpico Antonella Palmisano.

Prossimo traguardo verso la sostenibilità sarà la costruzione di un impianto di biogas per alimentare tutto il sito di Sant’Agata e abbattere l’80% delle emissioni prodotte, un record per il settore metalmeccanico. Oggi l’abbattimento delle emissioni è al 37% grazie a un parco fotovoltaico da 15mila mq e due impianti di trigenerazione per produrre energia e climatizzare gli ambienti che hanno permesso al sito di ottenere la carbon neutrality già nel 2015. Massimo Scarpenti, responsabile Ambiente Energia e Sicurezza di Lamborghini: “Diciamo che intanto tutto quello che costruiamo all’interno del sito lo costruiamo sempre con attenzione al risparmio energetico, alla riduzione di emissioni di CO2 e via dicendo. Però l’altra parte importante è proprio cercare di sostituire il combustibile normale fossile come il gas metano col biometano. Questa è la nostra sfida più importante che speriamo nell’arco 2023 di portare a termine”.

Il progetto è stata sviluppato con la cooperativa di aziende agricole guidata dalla San Lorenzo con cui Lamborghini ha già avviato una partnership per sfruttare l’energia prodotta dall’impianto di cogenerazione a biogas per il teleriscaldamento. L’impianto, visitato a bordo di mountain bike elettriche, si trova a Nonantola a circa 6 km dall’azienda e, attraverso tubature interrate, fornisce acqua calda a 85 gradi per il riscaldamento e la climatizzazione del sito di Sant’Agata, sfruttando il calore prodotto dal motore dell’impianto che altrimenti andrebbe sprecato.

Nel 2011 invece è stato inaugurato il Parco Lamborghini aperto alla comunità e dove sono state piantate di 10mila querce per studiare la capacità degli alberi e del terreno di assorbire le emissioni di CO2. Nel 2016 invece viene avviato un progetto di Biomonitoraggio Ambientale con le Api: 13 apiari con circa 600mila api che oltre a produrre il miele Lamborghini sono in grado di rilevare una vasta gamma di inquinanti ambientali nel raggio di 3 km. Sul fronte della produzione invece nel 2018 la casa del Toro introduce gli imballaggi riciclabili per i componenti delle vetture, mentre l’anno successivo viene inaugurato lo stabilimento di verniciatura della Urus in classe A, con il 95% dei colori utilizzati a base d’acqua e un abbattimento dei consumi energetici del 25%. Nel 2019 arriva il programma di Sostenibilità dei fornitori con un punteggio (S-rating) per misurare il rispetto dei diritti umani e dell’ambiente. L’anno successivo invece viene avviato il programma di sostenibilità dei processi di produzione per sfruttare gli scarti di materiali compositi e di pellame.

Nel 2021 è la volta della logistica con la sostituzione del trasporto su ruote a favore di quello su rotaia: grazie a un accordo con la Obb Rail Cargo le scocche della Urus arrivano dalla Germania a Sant’Agata in modo sostenibile con un abbattimento delle emissioni dell 85%. Un pacchetto di misure importanti che nel 2021 si traducono nel premio “Green Star”, posizionando Lamborghini fra le aziende più sostenibili d’Italia.