JTI: semplificare norme e fisco per la filiera del tabacco

Nodi cruciali per la programmazione degli investimenti

OTT 14, 2021 -

Roma, 14 ott. (askanews) – La filiera del tabacco ha un ruolo importante per il sistema paese. Un comparto dell’agricoltura nazionale che contribuisce al 30% della produzione europea e che non si è fermato neanche durante la pandemia. Ma che oggi ha bisogno di innovazioni e di semplificazioni per garantire la competitività anche nel futuro. Interventi soprattutto sulla leva fiscale dopo il calo del 28% delle vendite dei prodotti tradizionali registrato negli ultimi dieci anni.

Se ne è parlato in un evento promosso da JTI e Confagricoltura che si è tenuto a Roma a Villa Blanc nella sede della Luiss Business School. Al dibattito hanno partecipato Sottosegretario al MeF Federico Freni, il Sottosegretario al MiPAAF Gian Marco Centinaio, il Direttore ADM Marcello Minenna, Annamaria Barrile, Responsabile relazioni istituzionali di Confagricoltura e Gian Luigi Cervesato, Presidente e Amministratore Delegato di JTI Italia.

Che spiega come è criciale assicurare la programmazione degli investimenti in termini di sostenibilità:

“Parliamo del tema della sostenibilità della filiera in cui la collaborazione tra istituzioni ed aziende private è molto importante. In questo senso per noi sostenibilità ha tre lati importanti il primo è quello ambientale il secondo è quello sociale ed il terzo è quello economico. Quando parliamo dell’aspetto economico andiamo a toccare l’aspetto degli investimenti produttivi anche sul mercato e sulla filiera. Per noi è importate arrivare ad una soluzione dove risolviamo gli aspetti più complicati in uno sforzo di semplificazione fiscale nel nostro settore e questo ci permetterà di considerare investimenti a più lungo termine sul territorio”.

Una necessità che non sfugge alle autorità di regolazione impegnate a garantre la qualità dei prodotti per il consumatore, come sottolinea il direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Minenna: “L’Agenzia dalla fine dell’anno scorso ha avviato un processo di semplificazione delle procedure. Ma anche un’importante razionalizzazione delle attività antifrode. In questa prospettiva il controllo della filiera e la circostanza di seguire tutti i passi nella distribuzione anche con delle innovazioni normative importanti andate nella scorsa legge di bilancio, e altre ne arriveranno, consente di meglio controllare i flussi, i traffici. E questo vuol dire garantire una qualità del prodotto al consumatore dove qualità vuol dire una produzione controllata verificata dai nostri laboratori chimici. E questo vuol dire anche contribuire alla tutela del consumatore”.