“Dune” al cinema, il regista: la fantascienza per parlare di oggi

Dal 16 settembre con Chalamet, Zendaya, Ferguson, Bardem

SET 6, 2021 -

Venezia, 6 set. (askanews) – E’ il film che probabilmente riporterà nei cinema il grande pubblico dopo le stagioni terribili causate dalla pandemia: “Dune”, presentato in anteprima mondiale alla Mostra di Venezia, arriverà nelle sale il 16 settembre. Al festival hanno sfilato, acclamatissimi, il regista Denis Villeneuve e i protagonisti, Timothée Chalamet, Zendaya, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Josh Brolin, Javier Bardem, Stellan Skarsgard, Dave Bautista. L’adattamento del romanzo di Frank Herbert è un’epica avventura che narra la storia di un giovane brillante nato con un grande destino: dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e alla sua gente. Il libro è stato scritto nel 1965 e il regista spiega quanto, a suo avviso, sia stato profetico, soprattutto in tema di sfruttamento di territori e popoli e di cambiamenti climatici.

Denis Villeneuve: “Quando fai un film di fantascienza parli dei problemi del mondo di oggi, con la distanza della finzione, che è uno strumento per parlare di cose complesse. E ovviamente quei temi oggi sono molto più rilevanti rispetto a quando il libro è stato scritto”.

Rebecca Ferguson interpreta la madre dell’eore: “Lui è stato creato, perché lei lo ha creato, nel senso che lei lo ha scelto, perché sapeva cosa poteva creare. E lui la maledice per questo, la odia per questo, ma come dice il poeta Gibran: la tristezza e la felicità sono legate, non puoi avere l’una senza l’atra. E alla fine lui è felice di diventare quello che è”.

Javier Bardem e Josh Brolin sono i mentori di Paul, e se gli si chiede quali siano stati i suoi mentori Bardem risponde: “Oh sì, io ne ho avuti: mio zio era un incredibile regista, mia madre ha recitato dai 9 agli 81 anni, i miei nonni e i nonni erano attori. La lezione era sempre la stessa: lavora duro e mostra la tua gratitudine”.