In Germania solo 61% vaccinati e Danimarca abolisce il Green Pass

Nel Paese scandinavo introdotto a marzo, ora 71,6% immunizzati

SET 3, 2021 -

Roma, 3 set. (askanews) – Rallentano le vaccinazioni in Germania, una “stanchezza da vaccini” che potrebbe alimentare la quarta ondata di coronavirus, scrive lo Spiegel online. Il tasso complessivo della popolazione immunizzata con due dosi sfiora il 61% (la settimana scorsa era del 59); a Berlino – dove l’immunità è simile (60%, ovvero 4,5 milioni di persone) il sindaco Michael Mueller dice all’agenzia dpa di “lottare per ogni singola vaccinazione” – si cerca di

favorire le vaccinazioni in ogni modo, dai locali notturni ai

parcheggi e anche sui treni.

La Deutsche Bahn, le ferrovie tedesche, ha lanciato un’iniziativa

sul “Ringbahn”, l’anello ferroviario che in un’ora fa il giro

della Capitale tedesca, e per tre ore un’equipe medica ha

vaccinato 100 passeggeri volontari con una dose unica di

Johnson&Johnson.

Christian Gravert, a capo dell’equipe medica della Deutsche Bahn:

“Ci sono molte persone che non sono per forza contro il vaccino,

ma semplicemente non sono ancora riusciti ad andare in un centro

vaccinale. Speriamo di suscitare entusiasmo spontaneo con simili

campagne. La quarta ondata sta per cominciare, forse qualcuno si

rende conto che deve farsi vaccinare. Alle volte basta un po’ di

pressione nella famiglia per farsi vaccinare e basta offrire la

possibilità di farlo. E la cosa più semplice è anche andare alla

stazione e salire su un treno della S-Bahn”, ha spiegato in

un’intervista a France Presse.

I nuovi contagi annunciati il 3 settembre in Germania

sono 14.251, i morti per Covid-19 45, i guariti – secondo i dati

del Robert Koch Institut – sono arrivati a quota 3.757.600, le

vittime da inizio pandemia 92.301.

Nonostante la minaccia della quarta ondata di coronavirus in

Europa, la Danimarca il 1 settembre ha invece deciso di abolire

il pass sanitario in quasi tutti i luoghi pubblici, dopo avere

raggiunto il 71,6% dell’immunizzazione della popolazione con due

dosi. Introdotto a inizio marzo in gran segreto per la riapertura

degli zoo, il “coronapass” danese è stato progressivamente

esteso, divenendo uno strumento essenziale per la riapertura

graduale di tutte le attività. C’è chi ritiene che sia stato

revocato troppo presto:

“Adesso la vita è tornata un po’ alla normalità qui – spiega ad Afp un ristoratore di Copenaghen – ma forse da

qui ai mesi di ottobre, novembre, potrebbe essere reintrodotto

perché forse ci sarà una ripresa dell’epidemia”.