Cannabis terapeutica, Cappato: vergogna calabrese per Filippo

Negata al malato 24enne perché non prevista dalla Calabria

LUG 31, 2021 -

Roma, 31 lug. (askanews) – “L’arresto di Cristian Filippo è una vergogna calabrese e nazionale, calabrese perché la Calabria, con Val d’Aosta e Molise, è una delle Regioni che non rimborsano la cannabis terapeutica. Le persone come Cristian, malate, è malato di fibromialgia, che soffrono e che devono spendere fino a mille euro al mese, semplicemente per curarsi”: così Marco Cappato, leader dell’Associazione Luca Coscioni, davanti al Consiglio Regionale della Calabria ha sostenuto l’appello lanciato dal paziente Cristian Filippo, 24enne di Paola (Cosenza), affetto da fibromialgia, e dalla campagna Meglio Legale.

“È una vergogna nazionale – ha proseguito Cappato nel video – perché l’Italia continua a non discutere la legge sulla cannabis di Mag-Licatini. Come associazione Luca Coscioni, come campagna ‘Meglio legale’ continuiamo a ricevere segnalazioni e seguiremo e aiuteremo le persone per liberarsi da questa violenza istituzionale”.

La soluzione, secondo Cappato, è rappresentata dalla proposta Magi-Licatini per la coltivazione domestica della cannabis terapeutica in discussione alla Commissione Giustizia.

Cristian Filippo, in regolare possesso di una prescrizione medica, si è visto negare dalla Sanità Regionale la sua medicina poiché non prevista dal Sistema locale. Il giovane ha quindi deciso di coltivare due piante in casa: una scelta obbligata, spinta anche dalla volontà di non rivolgersi al mercato nero, che lo porta oggi a rischiare fino a sei anni di carcere.

Legale da quattordici anni, la cannabis terapeutica è riconosciuta a livello internazionale per la sua efficacia su molte patologie, tante delle quali riguardanti i sintomi del dolore cronico. Tra le malattie per le quali questo tipo di terapia è particolarmente indicato c è anche la fibromialgia, patologia dalla quale è affetto il ventiquattrenne di Paola.