Il re dello zibibbo calabrese: una storia di vino e coraggio

Giovanni Celeste Benvenuto premiato dal NYT e oggi fa anche birra

APR 21, 2021 -

Roma, 21 apr. (askanews) – Ha lasciato l’Abruzzo per tornare in Calabria, nella terra d’origine della sua famiglia e seguire la sua passione, il vino e in particolare lo Zibibbo. E’ una storia di coraggio e di successo quella di Giovanni Celeste Benvenuto cresciuto con i racconti di suo nonno e il suo amore per la terra. Oggi a Francavilla Angitola nella provincia di Vibo Valentia, ha ingrandito e sistemato l’azienda di famiglia e ha recuperato lo Zibibbo con l’idea di “raccontare il proprio territorio attraverso un calice di vino e farlo apprezzare”.

“Abbiamo creduto fin dall’inizio allo Zibibbo di Pizzo, una zona da sempre vocata, poi per secoli è stata dimenticata la sua vocazione e noi l’abbiamo recuperata, non abbiamo inventato nulla di nuovo. Stiamo investendo tantissimo, portando avanti nuovi impianti, teniamo a utilizzare sempre le marze dello Zibibbo di Pizzo, presidio Slow food che protegge questa cultivar tipica, diversa dallo Zibibbo diffuso in altre zone del Sud Italia”.

Per Giovanni Celeste Benvenuto è per così dire “una missione”. Dopo aver recuperato una realtà dimenticata, ha ottenuto il permesso di vinificare; non per niente la strada che porta all’azienda si chiama “Via dello Zibibbo”.

Un vino molto particolare. “Un vino secco, a tutto pasto, molto minerale e sapido visto dove si trova, su queste colline affacciate sul mare è giusto preservarlo e valorizzarlo, portarlo fuori dai confini”.

E il suo Zibibbo ha avuto grande successo all’estero, soprattutto in Francia e negli Usa, tanto che il New York Times lo ha inserito lo scorso anno tra i dieci migliori bianchi italiani.

Inoltre, nella Cantina Benvenuto oggi si vinificano un calabrese in versione rosato, la malvasia, un macerato di zibibbo, particolarissimo Orange wine, lo zibibbo in versione passito e la birra.

“Siamo stati i primi a credere in questa unione tra lo zibibbo e la birra e abbiamo fatto un’iga, Italian grape ale, l unico stile di birrificazione italiano dove mettiamo queste uve appassite nel mosto della birra e si ottiene una birra particolarissima con tutti i profumi dello zibibbo; un modo in più per avvicinare anche altri palati al mondo dello zibibbo che è quello che noi amiamo di più”.