“Non mi uccidere”, Alice Pagani e Rocco Fasano, amore da vampiri

Il 21 aprile in digitale film sugli adolescenti di Andrea De Sica

APR 13, 2021 -

Roma, 13 apr. (askanews) – Dopo “I figli della notte” e la serie “Baby” Andrea De Sica continua il suo viaggio nel mondo degli adolescenti, e questa volta li racconta attraverso un film di genere. “Non mi uccidere” è un thriller con una forte componente sovrannaturale, una storia d’amore e vampiri che ricorda le atmosfere di “Twilight”, disponibile dal 21 aprile su Apple Tv app, Amazon Prime Video, Youtube, e altre piattaforme digitali. Protagonisti due attori amatissimi dagli adolescenti italiani, Alice Pagani e Rocco Fasano, mentre tematiche e linguaggio parlano agli adolescenti di tutto il mondo.

La protagonista, Mirta, muore per una promessa d’amore e quando ritorna in vita scopre il dolore, la paura e impara a difendersi dai pericoli e dal mondo esterno. Il regista spiega:

“Nonostante il genere ho cercato di fare una parabola esistenziale, che quindi il genere fosse metafora, in questo passaggio dall’adolescenza all’età adulta, e renderlo con questo passaggio del ritorno alla vita o ritorno dalla morte di una ragazza molto giovane, mi sembrava una bellissima idea. Io non parlerei troppo di genere ma parlerei quasi di un linguaggio metaforico per avvicinarci di più al mondo giovanile”.

Mirta è una vera eroina contemporanea, che supera l’ingenuità, le fragilità, piano piano scopre i propri mostri, le proprie ombre, e arriva a costruire una personalità solida e adulta. Tutti passaggi che ogni adolescente deve affrontare. A questo proposito Alice Pagani dice: “Credo che questa trasformazione sia una trasformazione che comprenda l’essere umano in generale, in un passaggio della vita molto difficile da analizzare e comprendere quando lo si vive. Quindi per me è stato molto interessante perché io l’avevo vissuto da poco e lo sto continuando a vivere in una maniera sempre meno sorprendente però quando io mi sono trovata nel mondo degli adulti, e lo è anche per Mirta”.

Ancora De Sica: “E’ anche la scoperta che c’è qualcosa dentro di noi che è pauroso, e che all’inizio quando scopriamo che esiste qualcosa di predatorio, qualcosa di feroce, quando scopriamo di essere anche dei mostri ci terrorizza, e ci lascia completamente nell’angoscia più totale. Ecco, superare quest’angoscia iniziale, cercando di fare propria questa forza, non facile sempre da gestire è la sfida della protagonista di questo film”.