Kiev vuol entrare nella Nato mentre si rinfiamma la crisi ucraina

Ed escono le rivelazioni del figlio di Biden, Hunter

APR 7, 2021 -

Milano, 7 apr. (askanews) – C’è una evidente recrudescenza della crisi ucraina, mentre Kiev chiede di entrare nella Nato. Già il Cremlino aveva avvertito che si andava verso un’escalation. Ora i soldati ucraini in prima linea nella parte orientale del Paese, spaccato dalla guerra, affermano di sentire un aumento del movimento di veicoli e attrezzature militari dei separatisti filorussi, vicino alla città di Avdiivka, a sei chilometri a nord di Donetsk.

Almeno 23 soldati ucraini sono stati uccisi dall’inizio dell’anno, rispetto ai 50 del 2020.

Il segretario stampa della Casa Bianca Jen Psaki ha osservato che l’Ucraina aspira da tempo all’adesione alla NATO e che Washington e Kiev stanno discutendo la questione.

Intanto il figlio del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, Hunter, ha ammesso di essere stato probabilmente reclutato nel consiglio della società ucraina Burisma, che ha alimentato gli attacchi a suo padre lo scorso anno, perché vedevano il suo nome come “oro”.

In un’intervista con la BBC rilasciata in occasione della pubblicazione del suo nuovo libro di memorie, “Beautiful Things”, Hunter Biden ha confermato in parte le accuse dei repubblicani di aver beneficiato del nome della sua famiglia quando suo padre era vicepresidente. Ma ha anche detto che la sua assunzione da parte di Burisma è avvenuto ai tempi dell’annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014 e del suo presunto sostegno ai ribelli sul confine orientale del Paese.

I russi, ha detto Biden jr, cercavano le risorse naturali dell’Ucraina e un oleodotto, e Burisma si sentiva vulnerabile. “So che Burisma voleva creare un baluardo contro l’aggressione russa”, ha detto Hunter Biden alla BBC.

Servizio di Cristina Giuliano

Montaggio a cura di Carla Brandolini

Immagini Afp