Luoghi del cuore FAI: vince la ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza

Oltre 2,3 milioni di voti complessivi: "E' amore per l'Italia"

FEB 25, 2021 -

Milano, 25 feb. (askanews) – Spesso poco noti, se non proprio segreti, che hanno bisogno di tornare a essere valorizzati. Sono stati presentati dal FAI e da Intesa Sanpaolo i risultati del decimo censimento de I Luoghi del cuore, che raccoglie i voti e le segnalazioni da tutto il Paese per promuovere interventi di sostegno o recupero. E Marco Magnifico, vicepresidente esecutivo del FAI, ha annunciato il vincitore di quest’anno.

“Con 75.586 voti – ha detto – vince l’edizione del 2020 dei Luoghi del cuore una ferrovia, una delle 10 ferrovie più belle del mondo, la Cuneo-Ventimiglia-Nizza, ideata nel 1843 da Cavour, i lavori iniziati nel 1882, mille metri di dislivello, 96 km, 3 gallerie, alcune delle quali elicoidali, 27 ponti e viadotti”.

Al secondo e al terzo posto si sono classificati il Castello di Sammezzano in Toscana e quello di Brescia, ma il senso dell’intera operazione, al di là delle classifiche, lo ha riassunto il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro.

“Questa fantastica avventura che continua a crescere – ha spiegato – alimenta lamore per l’Italia, questa è una citazione di Mario Draghi: l’amore per lItalia è dentro tutti noi, ed è alimentato in primo luogo dall’immenso patrimonio culturale del nostro Paese. I Luoghi del cuore ci aiutano con i fatti a dimostrare che questo è un sentimento diffuso”.

Decisivo in questo senso anche il valore e la quantità della partecipazione, come ha sottolineato il responsabile delle relazioni esterne di Intesa Sanpaolo, Stefano Lucchini.

“Non molti altri Paesi possono vantare una partecipazione così alta, spontanea soprattutto su temi di cultura e orgoglio del territorio di appartenenza e sembra proprio una sorta di appello dei luoghi e delle persone che non vogliono essere assolutamente dimenticati”.

Nell’edizione 2020 infatti i voti sono stati 2.353.932, record assoluto per la manifestazione. Un’altra dimostrazione, se mai servisse, del bisogno e della voglia di cultura che in Italia resiste e anzi cresce.