Montalbano perde il controllo e cambia ne “Il metodo Catalanotti”

L'8 marzo su Rai1 il nuovo film, con Zingaretti attore e regista

FEB 23, 2021 -

Roma (askanews) – Montalbano questa volta stupisce tutti. Il nuovo film sul commissario, diretto e interpretato da Luca Zingaretti e tratto dal romanzo di Camilleri “Il metodo Catalanotti”, arriverà l’8 marzo su Rai1. Si tratta del 37esimo episodio della fortunatissima serie, che da più di 20 anni fa ascolti record in Italia e all’estero, e questa volta il commissario perde il controllo: quando entra nella sua vita la responsabile della Scientifica interpretata da Greta Scarano, si innamora ed è pronto addirittura a lasciare il proprio lavoro e la sua terra. Zingaretti spiega come ha reso questa trasformazione.

“C’era l’esigenza di raccontare questa rottura, questo terremoto: un sentimento vero, reale, piomba nella casa di Biancaneve e i sette nani, nel senso che noi abbiamo sempre cercato di tenere un tono che fosse un po’ commedia dell’arte, e qui invece c’è un sentimento vero, una passione che stravolge la vita del commissario.

Serviva un atto di coraggio, l’abbiamo fatto, io sono molto contento di come l’abbiamo fatto e di come abbiamo reso questo momento, devo dire coadiuvato dalla bellezza, dalla forza e dalla sensualità di Greta Scarano”.

Nel metodo Catalanotti il giallo parte dall’assassinio del fondatore di una compagnia teatrale, geniale e sadico. Un modo per Camilleri per parlare proprio del teatro, la sua passione.

“Diciamo che il suo primo grande amore è stato il teatro, aveva avuto anche lui dei grandi maestri, a cominciare da Orazio Costa, ed è sempre rimasto legatissimo al teatro. In questo Metodo Catalanotti Camilleri, quasi lasciandoci un lascito, fa un omaggio al teatro e alla sua capacità di raccontare la realtà attraverso la finzione”.

Zingaretti ha preso il timone della serie dopo la morte, un anno e mezzo fa, di Camilleri e del regista di Alberto Sironi. A proposito del futuro del suo commissario oggi dice: “Voglio aspettare, elaborare il lutto, e capire se magari è più importante concludere, anche in nome loro e in onore loro, concludere questa epopea e condurre la barca in porto. Potrebbe essere anche quella una cosa bella, ti dico: non lo so”.