Governo, i vescovi italiani preoccupati dall’attuale verifica

Presidente Bassetti: classe politica sia a servizio dei cittadini

GEN 26, 2021 -

Roma, 26 gen. (askanews) – Preoccupazione per il momento di incertezza politica che vive il nostro Paese è stata espressa dal presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, nel corso della prolusione del Consiglio permanente dei vescovi italiani, a Roma.

“Guardiamo con attenzione e preoccupazione alla verifica politica in corso, in uno scenario già reso precario dalla situazione che stiamo vivendo. Auspichiamo che la classe politica – ha poi proseguito il porporato – collabori al servizio dei cittadini, uomini e donne, che ogni giorno, in tutta Italia, lavorano in operoso silenzio e che si giunga a una soluzione che tenga conto delle tante criticità”.

Come pastori, ha poi detto, “dobbiamo farci interpreti ed essere voce delle molteplici fragilità, perché nessuno sia lasciato solo. Inoltre i prossimi mesi saranno cruciali per la ricostruzione del sistema-Paese. Un tema su cui intendiamo dare il nostro contributo progettuale”.

L’Italia ha bisogno di riconciliazione e unità. “Il nostro compito di pastori oggi si configura anzitutto come opera di riconciliazione. In primo luogo fraterna, assumendo i panni della collaborazione e della solidarietà. Poi politica, ricucendo il tessuto sociale lacerato dalle fatiche economiche e sociali. E ancora con la scienza, nel senso di un’acquisizione responsabile delle conquiste come reale contributo al benessere di tutti”.

In tema di Covid, che ha prodotto numerose fratture nel paese, non solo sanitarie ma anche sociali, il presidente della Cei invita alla vaccinazione, facendo suo l’appello del Papa. “La responsabilità cristiana e civile di proteggere se stessi è intrinsecamente unita alla responsabilità verso gli altri. Oggi, grazie alla vaccinazione, vi sono i presupposti per far sì che un atto di protezione individuale possa divenire strumento di protezione collettiva. Lo ha ben sintetizzato Papa Francesco pochi giorni fa: ‘E’ un’opzione etica, perché tu ti giochi la salute, la vita, ma ti giochi anche la vita di altri'”.