Da ricerca IIT una pulsantiera touchless: più igiene in ascensore

Una soluzione per ridurre i contagi da contatto

GEN 19, 2021 -

Milano, 20 gen. (askanews) – Attivare i pulsanti dell’ascensore senza toccarli per limitare la diffusione di agenti patogeni: è l’obiettivo raggiunto da un sistema sviluppato da un ex ricercatore dell’IIT – l’Istituto Italiano di Tecnologia – basato sull’utilizzo di materiali fotovoltaici su supporti flessibili. La soluzione “touchless” – DAPHNE PV, questo il suo nome – ha preso vita nei laboratori della Ribes Tech, start-up dell’Istituto Italiano di Tecnologia, guidata dall’ex ricercatore IIT, ora CEO dell’azienda, Antonio Iacchetti. “Quella che ho in mano è una pulsantiera innovativa spiega Iacchetti – presenta le caratteristiche di una pulsantiera tradizionale, ma integra una tecnologia che ne permette l’attivazione con un gesto, non a contatto. Per attivare i pulsanti quindi non è necessario toccare lea superficie che potrebbe essere un vettore di diffusione per agenti patogeni”.

Già testata anche su ascensori in uffici pubblici e privati – è attiva per esempio su un impianto all’interno di Palazzo Mezzanotte a Milano – la soluzione ha come punto di forza possibilità di essere utilizzata sugli ascensori esistenti con un intervento a basso costo – nell’ordine dei 100 euro – e senza bisogno di operazioni tecniche complesse. In pratica si adatta alla pulsantiera esistente una pellicola fotovoltaica, integrata con una scheda elettronica realizzata ad hoc. “Senza dover intervenire in modo massiccio sull’impianto dell’ascensore – sottolinea Iacchetti – Di fatto tutti gli elementi dell’ascensore restano dove sono; anche il pulsante viene recuperato. Semplicemente si va aggiungere alla pulsantiera questa pellicola”

Alle spalle della soluzione c’è una tecnologia nata nei laboratori milanesi del Center for Nano Science and Technology dell’Istituto Italiano di Tecnologia (CNST – IIT Milano), che si basa sull’utilizzo di inchiostri speciali e stampanti rotative tradizionali per la creazione di circuiti elettronici. “L’aspetto interessante di questa tecnologia – dice ancora il CEO di Ribes Tech – è che permette di fare elettronica con processi molto semplici, come quelli tipici della stampa su substrati in plastica. Substrati che possono avere quindi caratteristiche meccaniche molto particolari: flessibili e colorati. E che vengono stampati con un processo economico che deriva dai processi classici, come per il packaging, ad esempio. E’ un processo economico, flessibile, adatto alla produzione di grandi volumi che possono essere adattati alle esigenze di ogni specifico prodotto”.

Dopo il deposito del brevetto, Ribes Tech si sta ora muovendo per fornire la sua innovazione alle aziende interessate già entro i primi mesi del 2021.