Usa 2020, i 5 positivi nello staff di Pence scatenano la polemica

Ma lui insiste su mantenimento suo calendario politico aggressivo

OTT 26, 2020 -

Milano, 26 ott. (askanews) – Nel mese che precede le elezioni del 3 novembre la Casa Bianca è diventata un focolaio di Covid 19 per due volte. Dopo il contagio (e incredibilmente veloce guarigione) del presidente Donald Trump, 5 stretti collaboratori del vicepresidente Mike Pence sono risultati positivi al virus, compreso il suo capo del personale, Marc Short. Pence, tuttavia, insiste sul mantenimento del suo calendario politico aggressivo, anche se lui è stato ritenuto un “contatto stretto” del suo consigliere.

Il Covid 19 è una potente metafora che spiega gli approcci divergenti che le campagne di Trump e Joe Biden hanno adottato al virus. Spericolato il primo, prudentissimo il secondo.

“E niente potrebbe essere una metafora più appropriata di quello che sta succedendo qui. Il partito repubblicano è disposto a ignorare la pandemia per accelerare la nomina alla Corte Suprema (della giudice Amy Coney Barrett). E il vicepresidente, dopo essere stato potenzialmente esposto al Covid, presiederà”. A parlare è Chuck Schumer, capogruppo al Senato dei dem. È lui che fa esplodere la decisione del vicepresidente Pence di continuare la campagna elettorale e presiedere il controverso voto di conferma della giudice Barrett, dicendo che costituisce un “terribile, terribile esempio per il popolo americano”. Ignorando le linee guida e mettendo a rischio la salute di tutti coloro che lavorano in Senato.