Coronavirus, che fare dopo il contatto con un positivo?

Tamponi e quarantena, cosa c'è da sapere

OTT 22, 2020 -

Milano, 22 ott. (askanews) – Cosa fare se si è entrati in contatto con un positivo? E se si diventa positivi? Quanto dura la quarantena? Bisogna fare il tampone? Qualche dettaglio per fare chiarezza.

Le regole sono cambiate nei mesi, ma le ultime indicazioni a cui fare riferimento sono contenute in una circolare ministeriale del 12 ottobre.

Le persone venute a contatto diretto con un positivo al coronavirus, se non hanno sintomi, posso percorrere due strade: rispettare un periodo di quarantena di 14 giorni dal contatto, finiti i quali possono uscire senza fare il tampone oppure stare a casa solo 10 giorni e poi eseguire un test antigenico o

molecolare il decimo giorno. Se negativo, possono uscire.

Se invece si è entrati a contatto con un positivo e si diventa sintomatici il tampone è obbligatorio.

E se invece si risulta positivi al Sars-CoV-2?

Gli asintomatici devono rimanere in isolamento almeno 10 giorni dal test, poi eseguire un tampone molecolare. Se negativo, escono dall’isolamento.

Chi è positivo con sintomi, invece, deve stare 10 giorni in isolamento e poi eseguire un test molecolare, ma solo se sono passati almeno 3 giorni, da calcolare nei 10 previsti, senza sintomi. Sono esclusi dai sintomi la perdita di gusto e olfatto, che possono durare nel tempo.

E se si continua a risultare positivi dopo due settimane, ma asintomatici? L’isolamento finisce comunque dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi.

In ogni caso la prima cosa da fare è chiamare il proprio medico di base che allerterà se necessario l’ats e darà tutte le indicazioni in merito.