Alla Festa di Roma il docufilm sul nuovo ponte di Genova

"Un ponte del nostro tempo", omaggio a lavoratori e loro passione

OTT 22, 2020 -

Roma, 22 ott. (askanews) – Alla Festa del Cinema di Roma arriva anche il documentario che racconta la storia del nuovo Ponte San Giorgio di Genova, “Un ponte del nostro tempo”, presentato da Fincantieri e Fincantieri Infrastructure.

Un racconto collettivo attraverso le testimonianze di chi ha partecipato a realizzarlo, a partire da Renzo Piano con il suo progetto ambizioso, tra immagini di repertorio e girato originale.

Il regista Raffaello Fusaro: “Non credo questo sia il racconto della ricostruzione o costruzione del ponte, ma è il racconto dei sentimenti che hanno sorretto questa ricostruzione e i sentimenti sono variegati e contrastanti: vanno dal dolore e dalla malinconia al senso di riscatto e recupero della dignità e anche di orgoglio, tutti sentimenti che nel nostro Paese, che spesso ahimé cade a pezzi, si affrontano poco”.

Un film che vuole narrare lo sforzo e la passione che hanno circondato il cantiere del nuovo ponte, permettendone la consegna in due anni. Un simbolo di luce e speranza dopo la tragedia del Morandi, da cui parte. Un ponte che unisce.

“Sono stato colpito dalla passione che ho letto negli occhi di tutti i lavoratori che hanno partecipato alla realizzazione del ponte, di qualunque livello e specificità tecnica.

“Non è un caso che il ponte sia metaforicamente un’opera che collega e non separa”.

Il produttore del film Marcello Sorrentino, ad Fincantieri Infrastructure: “Questo film non vuole essere una celebrazione della nostra capacità produttiva e dell’impegno profuso che è stato tanto, quanto dell’impegno di ogni singolo lavoratore, operaio, che ci ha messo la passione per realizzare quest’opera in un contesto altrettanto difficile”.

Non fanno da sfondo, ma sono parte integrante del film, le musiche del jazzista Danilo Rea che ha suonato dal vivo, con il pianoforte sotto il nuovo Ponte, improvvisando ed emozionandosi. “Io mi sono affidato a quelle note così incredibili e ho cercato di costruire il film per mano a queste note”.