Cade l’ultimo tabù: la pillola abortiva anche in day hospital

Il Css aggiorna le Linee guida. RU486 anche dopo 9a settimana

AGO 8, 2020 -

Roma, 8 ago. (askanews) – Svolta sull’aborto: nessun ricovero obbligatorio per la donna che vuole utilizzare la pillola abortiva Ru486 che potrà essere somministrata in day hospital. Cade dunque l’ultimo tabù sull’aborto farmacologico che divide l’opinione pubblica. Le nuove linee guida, che erano ferme al 2010, sono state aggiornate dal Consiglio Superiore di Sanità, e sono basate sull’evidenza scientifica, prevedono l’interruzione volontaria di gravidanza con metodo farmacologico in day hospital e fino alla nona settimana. Le precedenti direttive, consigliavano per sicurezza tre giorni di ricovero per l’aborto farmacologico, lasciando libertà di scelta alle Regioni.

Ora la palla passa al ministro della Salute e ai tecnici del dicastero di Lungotevere Ripa, “che dovranno decidere quando e se procedere all’aggiornamento”.

“Un passo avanti importante nel pieno rispetto della 194 che è e resta una legge di civiltà del nostro Paese” ha scritto il ministro della Salute Roberto Speranza in un post su Facebook.

Questo nuovo capitolo della tormentata vicenda delle modalità di utilizzo della RU486 va in direzione opposta alla decisione della Giunta Regionale dell’Umbria che a giugno aveva cancellato la delibera che prevedeva l’aborto farmacologico in day hospital, sollevando molte polemiche.