Toninelli va giù duro su Autostrade e attacca Salvini “squallido”

Con me ministro non avrebbero visto manco col binoccolo il ponte

LUG 9, 2020 -

Roma, 9 lug. (askanews) – Botta e risposta a distanza su Autostrade tra Danilo Toninelli, senatore 5S ed ex ministro delle Infrastrutture, e l’ex alleato di governo e leader leghista Matteo Salvini, all’indomani della sentenza della Consulta che ha respinto il ricorso di Aspi contro la decisione del governo di non fare ricostruire alla società il nuovo ponte di Genova.

In un’intervista a Radio Cusano, l’ex ministro 5 stelle ha attaccato: “Le dico chiaramente che se fossi stato io al ministero quelli di Aspi non l’avrebbero visto neanche col binocolo il Ponte Morandi. Prima di tutto perché sarebbe già concluso l’iter di revoca, questo è poco ma sicuro. E secondo, perché, come siamo stati, con difficoltà in grado di vietare per legge di farglielo ricostruire, e la Corte costituzionale ci ha dato ragione, saremmo stati anche in grado per legge di evitare di riconsegnarglielo”.

“Prima del dettaglio giuridico – spiega – c’è l’indirizzo politico, perché se tu hai un indirizzo politico chiaro, come il sottoscritto che aveva l’indirizzo di far ricostruire subito il ponte, poi lo traduci in lettera di diritto e in decreto amministrativo, ministeriale e in decreto legge. E in questo la ministra De Micheli delude, delude profondamente”.

“Oggi a distanza di tempo, posso dire ‘come abbiamo potuto essere alleati di un personaggio squallido, incoerente, bugiardo come Salvini, e volgare”.

“Più Salvini mi attaccava sulle infrastrutture più era lapalissiano, evidente che stava difendendo potentati industriali, in questo caso i Benetton, lo faceva Toti, lo faceva lui”.

“Sono i 5 stelle che da due anni non decidono cosa fare. È una scelta legale non politica – ha replicato invece Salvini intervistato da Radio Anch’io sul Ponte di Genova – Io mi occupavo di mafia, droga e immigrazione, il ministro dei Trasporti era Toninelli e quello del Consiglio era Conte. Se c’è un contratto questi non si annullano per simpatia, se ci sono mancanze si revoca altrimenti no. L’importante è che il governo faccia qualcosa, su tutti i temi più importanti”.