Lockdown per 640.000 in Nordreno Westfalia, focolaio a Berlino

Alcuni Laender respingono i vacanzieri; Austria blocca tutto Nrw

GIU 24, 2020 -

Guetersloh, 24 giu. (askanews) – 640mila tedeschi tornano indietro di un mese, costretti a rivivere l’incubo delle restrizioni del lockdown nei due distretti di Guetersloh e Warendorf, nel Nordreno Westfalia, Land nord-occidentale tedesco, il più popoloso della Germania, in seguito all’epidemia di coronavirus scoppiata nel mega stabilimento di lavorazione della carne Toennis Fleisch a Rheda-Wiedenbrueck (circondario di Guetersloh).

Limitazioni dei contatti sociali, musei, cinema, sale concerto, palestre e bar restano chiusi. Le scuole sono state chiuse a pochi giorni dalle vacanze, che sarebbero iniziate questo fine settimana.

A queste misure si aggiunge l’incognita vacanze, dato che altri Laender non vogliono far entrare i cittadini di questa zona. L’isola del Mar Baltico, Usedom, dalla quale due turisti di Gutersloh sono stati allontanati, ha già chiesto ai vacanzieri dei distretti coinvolti di identificarsi. Bassa Sassonia e Baviera hanno annunciato che le persone provenienti da quest’area non potranno alloggiare nelle loro strutture.

L’Austria ha emesso invece un’allerta di viaggio per tutti i cittadini del Nordreno Westfalia. Il governatore del Land, Armin Laschet (Cdu) ha chiesto una soluzione con i test sul Covid.

Nelle immagini il quartiere Verl a Gutersloh, dove i residenti, molti dei quali lavorano nel mattatoio di Tonnies, sono stati messi in quarantena dopo il test sul Covid-19. Nella fabbrica sono più di 1.500 i dipendenti, sui 7.000 totali, risultati positivi al virus.

Intanto a Berlino, riferisce la stampa locale, è stato individuato un nuovo focolaio in un condominio e 44 persone sono state poste in isolamento.