Meloni, Marion e Orban alla Conferenza dei conservatori a Roma

Il premier magiaro vede Berlusconi, Salvini dà forfait

FEB 4, 2020 -

Roma, 4 feb. (askanews) – Alcuni dei politici conservatori più mediatici del momento si sono ritrovati al Grand Hotel Plaza a Roma per la seconda edizione della “National Conservatism Conference”, evento internazionale ideato dalla Edmund Burke Foundation. Ad inaugurare i lavori, l’intervento in inglese della presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che tra una citazione di Reagan, Papa Wojtyla e una di Tolkien, ha dichiarato:

“È per questo che mentre difendiamo la sovranità italiana, non dimentichiamo di difendere anche quella dell’Ungheria di Viktor Orban o della Polonia di Kaczynski, ancora una volta sotto attacco da parte del mainstream progressista europeo”.

“È per questo che difendiamo – senza la vergognosa ambiguità che caratterizza la sinistra – il diritto dello Stato di Israele alla sicurezza e a un futuro di pace e prosperità”.

Il titolo dell’incontro di due giorni era dedicato proprio a Ronald Reagan e a Papa Giovanni Paolo II (“God, Honor, Country: President Ronald Reagan, Pope John Paul II and The Freedom of Nations”). Tra gli ospiti intervenuti il filosofo israeliano Yoram Hazony, politici come il primo ministro ungherese Viktor Orbàn – che si è appena visto prolungare la sospensione del suo partito, Fidesz, dal gruppo del Partito Popolare europeo (Ppe) in Europa e a Roma ha incontrato anche Silvio Berlusconi – e l’ex deputata di estrema destra Marion Maréchal, ufficialmente “ritirata” dalla vita politica francese.

“I gilet gialli sono la versione spettacolare di una rivolta elettorale, contenuta, moralmente sotto accusa e repressa fisicamente. Sono la versione francese dei pro-Brexit, la differenza è che non sono stati ascoltati. I francesi sentono che l’approccio conservativo è divenuto una necessità vitale”, ha spiegato la nipote di Marine Le Pen, che dal 2018 ha deciso di farsi chiamare solo Marechal.

“È evidente per me che l’ecologia è un conservatorismo, mi dispiace Greta… Preservare i nostri territori, la nostra biodiversità, i nostri panorami deve essere la battaglia naturale dei conservatori”, ha aggiunto.

Tra gli ospiti annunciati c’era anche il leader della Lega, Matteo Salvini, che ha però dato forfait all’ultimo minuto.