Tiffany punta sulla Cina, nuova mecca per acquisti di lusso

I turisti del Dragone comprano sempre meno all'estero

SET 24, 2019 -

Shanghai (Cina), 24 set. (askanews) – Dopo aver dedicato a luglio una mostra parigina al suo designer di punta Jean Schlumberger, è in Cina che la casa Tiffany & Co. ha scelto di ampliare il campo. Lo yuan diminuisce costantemente rispetto al dollaro: una tendenza accelerata recentemente dall’incertezza della guerra commerciale voluta da Donald Trump. E con lo yuan scende il consumo di lusso da parte dei turisti del Dragone negli Stati Uniti e a Hong Kong, dove anche le proteste politiche scoraggiano certi acquisti e flussi. Ed è così che gran parte di questa spesa sta tornando a casa: nella Cina continentale il profilo del tipico acquirente di lusso cinese sta cambiando, come spiega Wang Rui, popolare influencer locale.

“Penso che Tiffany abbia ricevuto il messaggio e abbia escogitato prodotti giovani. Hanno notato che le giovani vivono più liberamente al giorno d’oggi, a differenza di prima quando tutte dovevano fare la signora”,

Tiffany, con 35 negozi nella Cina continentale, ne aprirà uno nell’aeroporto internazionale di Pechino entro poche settimane e amplierà i suoi flagship store a Pechino e Shanghai. Entro la fine di quest’anno, inoltre il suo negozio di Shanghai ospiterà anche un Blue Box Cafe, iconico ristorante della Fifth Avenue newyorkese.