Cybersecurity, per sfide future un nuovo modello protezione dati

Bavazzano: cambio totale di paradigma per digitalizzazione

LUG 2, 2019 -

Roma, (askanews) – Per affrontare le sfide future con la trasformazione digitale in atto, serve un cambio di paradigma nella gestione della cybersecurity, per le aziende e le istituzioni. In uno scenario globale in cui la sicurezza dei dati e il rispetto delle norme ad essa legate sono sempre più nevralgici, l’approccio tradizionale basato sui sistemi di protezione aggiunti a livello di rete si sta rivelando troppo complesso e oneroso. Per questo occorrono altre soluzioni più efficaci e dinamiche. Questo uno dei punti di discussione del tavolo di lavoro “Il futuro della cybersecurity” organizzato da Hdrà. Al confronto hanno preso parte Axitea, azienda specializzata nella sicurezza dei dati di centinaia di clienti attraverso il suo Security Operation Center, insieme al suo partner estero Illumio. Ed è stato proprio l’ad di Axitea, Marco Bavazzano a porre l’accento sulla necessità di un cambio di paradigma: “Si deve andare verso un cambio totale di paradigma perchè quello che si sta facendo oggi a livello di sicurezza, intendo dire le aziende, le imprese, le organizzazioni, la pubblica amministrazione, non è sufficiente a sostenere quello che è lo sviluppo atteso del contesto, la trasformazione digitale. Quindi un cambio di paradigma è assolutamente fondamentale. Oggi abbiamo un approccio che è capex intensive e people intensive. Di soldi non ce ne sono, persone nemmeno e quindi bisogna cambiare assolutamente il modo di fare la sicurezza. Quello che è stato iniziato 20 anni fa non ha avuto un’evoluzione significativa. Andando avanti così non riusciremo a sostenere i progetti di trasformazione digitale”.

Per questo secondo Richard Kirk, vice presidente Emea di Illumio, l’azienda nata in California per gestire la sicurezza informatica, il modello attuale deve essere quello della security segmentation: “Durante il periodo in cui abbiamo trasformato l’Information tecnology abbiamo attraversato molti paradigmi e ora ne stiamo attraversando un altro che è la trasformazione digitale che sta creando sia opportunità sia grandi sfide. La più grande è come gestire la cybersecurity perchè tutti certamente sappiamo che ogni giorno ci sono sempre più notizie di attacchi, hacker e malaware. Quello di cui discutiamo oggi è come le imprese e i governi possano iniziare ad adottare un approccio differetnte per essere in grado di cogliere sia le opportunità della trasformazione digitale sia le sfide, alcune sfide fondamentali della sicurezza e il modo in cui lo andremo a fare è quello di discutere di un nuovo concetto che è chiamato security segmentation”.

Al tavolo anche il sottosegretario alla Pubblica amministrazione, Mattia Fantinati che ha posto l’accento da un lato sulla trasformazione digitale che sta interessando il paese e dall’altro sull’impegno del governo per la tutela dei dati dei cittadini: “Per noi – ha detto – la digitalizzazione di questo Paese è fondamentale. Stiamo investendo tanto. Ci crediamo. Vogliamo dare un’Italia digitale, ridurre il digital divide e una pubblica amministrazione smart. E’ chiaro che con la digitalizzazione ci sono nuovi attacchi e nuovi crime quindi anche la cybersecurity deve essere rafforzata. Per noi è un tema principale perchè il cittadino deve essere sempre al centro, i dati del cittadino la sua privacy. Dobbiamo dare servizi senza ledere la privacy di nessuno. Quindi noi ci siamo e stiamo lavorando per questo”.