Dermatite atopica, i benefici dei postbiotici nei bambini

Gli studi al Buzzi di Milano

MAR 20, 2019 -

Milano, 20 mar. (askanews) – La dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica della pelle che può colpire adulti e bambini. All’ospedale Buzzi di Milano sono in corso studi sull’uso del postbiotico nei bambini, quale coadiuvante della terapia farmacologica. A condurli il professor Gian Vincenzo Zuccotti, direttore del dipartimento di pediatria dell’Ospedale dei Bambini Buzzi, nonché preside della Facoltà di medicina dell’Università degli studi di Milano. Ma per cominciare, quali sono le differenze fra prebiotici, probiotici e postbiotici? “I prebiotici – ha spiegato Zuccotti – sono quelle sostanze che, una volta assunte dal bambino e dall’adulto, favoriscono la crescita dei microrganismi abitualmente presenti nell’intestino. I probiotici sono microrganismi vivi che noi andiamo a somministrare e devono avere la capacità di giungere integri, e quindi vitali, nell’intestino per poter svolgere la loro funzione. Il postbiotico è l’ultimo ritrovato e rappresenta il prodotto di fermentazione dei batteri. È un modo per avere un effetto salutistico senza bisogno di somministrare microrganismi. Quindi soltanto la parte operativa del probiotico”

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Parlando di microbiota e postbiotico, quali effetti benefici producono? “Gli effetti benefici del postbiotico sono la maneggevolezza nella somministrazione, che attualmente li vede presenti in alcuni latti formulati, e la sicurezza perché non somministrando un microrganismo vivo non abbiamo alcun effetto collaterale potenziale. Si tratta di un prodotto del batterio stesso, quindi somministriamo la parte efficace del microorganismo. Dal punto di vista della sicurezza è un grandissimo passo in avanti”, ha sottolineato.

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Quali risultati avete conseguito con lo studio clinico svolto al Buzzi sull’uso del postbiotico nei bambini con dermatite atopica? “Stiamo concludendo questo importante studio, in doppio cieco, randomizzato e disegnato con tutti i criteri necessari a ottenere risultati che siano poi spendibili e che raccontino qualcosa di efficace sul suo utilizzo. Non abbiamo ancora la possibilità di svelare i risultati, ma sicuramente possiamo raccontare due cose: questo studio parte da una nostra esperienza precedente, fatta su un piccolo gruppo pilota in cui siamo andati a provare delle farine fermentate. Abbiamo avuto dei risultati clinici straordinari: dove anche il cortisone non funzionava, questi bambini miglioravano. Quindi abbiamo voluto riproporre lo studio ma con un doppio cieco randomizzato, a cui abbiamo associato degli studi immunologici anche sul microbiota intestinale. Siamo molto fiduciosi perché, se questo confermerà i risultati dello studio pilota, potrà dare una grande risposta non solo ai bambini che soffrono di dermatite atopica ma aprirà delle grandi prospettive anche per altre malattie intestinali, in modo particolare patologie infiammatorie, che richiedono delle terapie farmacologiche molto pesanti con effetti collaterali e costi elevati”.

Professore, ci troviamo di fronte a una nuova frontiera di alimenti? “Assolutamente sì – ha detto Zuccotti – Sono un modo nuovo di somministrare delle sostanze, che sono dei ‘prodotti attivi’ dei batteri. Diamo direttamente quello che serve per ridurre l’infiammazione e per migliorare le patologie per cui questi postbiotici sono stati in qualche modo pensati e studiati”.

Esiste già in commercio questo prodotto? “Attualmente questo prodotto è stato inserito all’interno di latti formulati, quindi è già in commercio. Non appena avremo concluso lo studio, dati alla mano, ci aspettiamo che venga proposto un nuovo prodotto e una nuova modalità di somministrazione. Sicuramente, in un’ottica di maneggevolezza, saranno delle formulazioni molto semplici: delle bustine o delle polverine che verranno aggiunte agli alimenti abitualmente consumati, quindi di facile adesione. Una compliance molto elevata da parte dei bambini che sappiamo essere molto sospettosi ogni volta che dobbiamo proporre qualcosa. Sono delle grandi battaglie”, ha concluso Zuccotti.