Università, G. Grillo: rivediamo il numero chiuso a medicina

Pronti per una riforma però basta lotte corporativistiche

FEB 5, 2019 -

Roma, (askanews) – “Rivediamo il numero chiuso che non è più adeguato ai tempi”. A spiegarlo è stato il ministro della Salute, Giulia Grillo, replicando ai sindacati che hanno lanciato un allarme legato all’emorragia di medici con l’entrata in vigore delle “Quota 100” per le pensioni.

“I sindacati cosa vorrebbero che i nostri medici continuino a lavorare affaticati nonostante l’età media sia fra le più alte in Europa? Non mi sembra corretto. Mi sembrano lacrime di coccodrillo, bisognava pensare prima che aveva una classe medica piuttosto medica – osserva il ministro – Abbiamo un numero chiuso nelle università che mi sono permessa di criticare e sono stata massacrata da una parte dell’opinione pubblica quando effettivamente c’è bisogno di rinnovamento dei medici, la cui età media è 54 anni e questo non è assolutamente possibile. Non è facendoli lavorare fino a 70 anni che si risolve il problema, ma facendo entrare i giovani. Rivediamo quindi sto benedetto numero chiuso – spiega Grillo – che non è più adeguato ai tempi. Bisogna abbandonare il concetto le scuole di specializzazione, perché siamo gli unici in Europa ad avere ancora studenti di medicina di 25 anni. Facciamoli entrare direttamente nel mondo del lavoro. Siamo pronti per una riforma, però basta lotte corporativistiche, perché il corporativismo in sanità rischia di distruggere la sanità pubblica” conclude il ministro.