Goethe in Italia 200 anni dopo, direttore Radio3: Cercava Roma

Programma di 22 puntate; Zuchtriegel: "Quell'Italia c'è ancora"

FEB 1, 2016 -

Roma, (askanews) – “Dove fioriscono i limoni” è la trasmissione ideata da Rai Radio3 (al via il 6 febbraio per 22 sabati) per celebrare i 200 anni dalla pubblicazione del “Viaggio in Italia” di Johann Wolfgang von Goethe.

La serata inaugurale per presentare il programma curato da Diego Marras e dedicato al grande poeta e drammaturgo tedesco si è tenuta al Goethe Institut a Roma. Il direttore di Radio3 Marino Sinibaldi:

“Il titolo di questa serie di trasmissioni radiofoniche è ‘Dove fioriscono i limoni’, dove fioriscono i limoni è la più celebre delle sue poesie, la più celebre delle definizioni che Goethe ha attribuito all’Italia. Far fiorire un limone in Germania è effettivamente difficile”.

Radio3 seguirà le tracce di Goethe in Italia durante il suo “Grand Tour” compiuto quando il grande scrittore aveva 37 anni, un viaggio avvenuto tra il 1786 e il 1788, ma la cui pubblicazione avvenne solo nel 1816, quindi 28 anni dopo. Si parte il 6 febbraio da Verona, poi, subito dopo Roma e Padova:

“Goethe era molto attratto da Roma, da romani si rischia di essere campanilisti, ma insomma tutto il suo viaggio in Italia sembrava essere un viaggio verso Roma – aggiunge Sinibaldi – come una specie di epicentro, punto focale, finale di questo viaggio. Poi andò a Napoli e ci stette molto, andò in Sicilia”.

A fare gli onori di casa la direttrice del Goethe-Institut in Italia Gabriele Kreuter-Lenz. Tra gli ospiti il politologo Angelo Bolaffi, la rettrice dell’Istituto Orientale di Napoli, Elda Morlicchio, l’antropologo Marino Niola, lo storico dell’arte Claudio Strinati e il giovane direttore del Parco Archeologico di Paestum Gabriel Zuchtriegel, che ci ha raccontato: “Io vedo per fortuna che c’è ancora una memoria e una presenza anche nel paesaggio, nelle città, di quella Italia di 200 anni fa, ovviamente non è più così com’era, ma si può ancora percepire, questa è la cosa fantastica che dobbiamo cercare di conservare”.