Giovani, parità di genere, green: il futuro dello sport di base

Sportivi, progettisti, manager e politici a confronto

NOV 11, 2022 -

Roma, 11 nov. (askanews) – Il futuro dello sport di base, dopo pandemia e crisi mondiali, passa dal cambiamento: politiche giovanili, sostenibilità mondiale e parità di genere sono le chiavi per ristrutturare il settore che, nel mondo, è stato tra i più penalizzati dall’isolamento imposto dal Covid. Di questo si è discusso al 3° Forum mondiale dello sport amatoriale, dal titolo “Sport Impacts All” che Roma ospiterà il prossimo 11 novembre nella sala Tirreno della Regione Lazio. Il meeting è promosso dalla Confederazione internazionale dello sport per tutti (www.csit.tv) ed è organizzato in Italia dall’ente di promozione sportiva AiCS (Associazione italiana cultura sport, www.aics.it): gode del patrocinio della Regione Lazio e di Sport e Salute. Al Forum si sono confrontati i massimi vertici dello sport italiano assieme ai tecnici europei e saranno presentate alcune buone pratiche di sport di base nel mondo post Covid, relativamente ai tre ambiti di intervento giovani, sport green, e il ruolo della donna nello sport. “Cambiamenti e opportunità per il movimento sportivo di base: crisi mondiali, competizioni internazionali e nuovi modelli di sport”: questo il tema attorno al quale si sono confrontati tecnici e politici. “Credo sia necessario ogni tanto metterci intorno a un tavolo per discutere sul futuro dello sport – sottolinea Bruno Molea Presidente AiCS – e su cosa possiamo fare per essere sempre più attenti all’esigenza della popolazione sportiva, dei cittadini del mondo e dei vari Pesi. Solo attraverso un corretto confronto e uno scambio di idee si riesce ad avere l’idea di quello che deve essere il nuovo fil rouge dello sport di base/amatoriale da offrire ai cittadini del mondo”. Dopo la pandemia e con l’attuale crisi energetica, c’è voglia di ripartire. “C’è una grandissima voglia di continuare questa straordinaria cavalcata che vede l’Italia leader con risultati in Europa in modo assoluto ma anche nei primi tre posti nel mondo”, aggiunge Giovanni Malagò, presidente del Coni. “Tanto più si allarga il numero dello sport di base tanto più diventa civile, evoluto, e migliora la qualità della vita dei cittadini. Inoltre, tutto questo rappresenta e determina un formidabile beneficio economico”. I numeri dei tesserati sono per un terzo sotto le Federazioni sportive, per gli altri due terzi dallo sport di base. “Nell’ambito sociale, Sport e Salute ha promosso tanti progetti sull’inclusione nei quartieri disagiati portando avanti il diritto allo sport, per tutti e di tutti. Ma il grande investimento è stato nella scuola per far passare la cultura dello sport, non solo come strumento di crescita fisica, ma anche morale e sociale”, sottolinea Vito Cozzoli, Presidente Sport e Salute. Il Forum è stata anche l’occasione per presentare i progetti europei (YOULead per la formazione di giovani manager sportivi; Eu MamaNet, per la parità di genere, e in ambito di sostenibilità ambientale sono state illustrate le linee guida che il gruppo “green” di CSIT ha costruito per i suoi grande eventi sportivi (risparmio energetico e rispetto ambientale).