Rugby, morto Phil Bennett, ubriacò gli All Blacks nella meta del secolo

Partì dai propri 22 metri per arrivare oltre la linea bianca

GIU 13, 2022 -

Rugby Roma, 13 giu. (askanews) – Il mondo del rugby piange la scomparsa di Phil Bennett uno dei numeri 10 più iconici dell’era pre-professionismo scomparso dopo lunga malattia all’età di 73 anni. L’annuncio è stato dato dal suo club di sempre, Llanelli — oggi Scarlets — sui social. Gallese di Felinfoel ha indossato per tutta la sua carriera la maglia del Llanelli esordendo con la nazionale del dragone a 22 anni e rappresentandola per 29 volte dal 1969 al 1978 mettendo a segno ben 166 punti. Phil Bennett è stato un componente chiave di quella grande nazionale che vinse due Grandi Slam dell’allora Cinque Nazioni. Prese parte anche a due tour dei British and Irish Lions, vincendo la serie con gli Springboks. Nel primo, in Sudafrica nel 1974, fu il miglior realizzatore delle 4 sfide con 26 punti, nel secondo, in Nuova Zelanda nel 1977, fu addirittura il capitano della spedizione britannica. Con la selezione dei Barbarians diede il via a quella che per molti resta la meta più bella della storia del rugby, nota come “that try” recuperando nei propri 22 il pallone calciato dagli All Blacks e dando vita con una serie di finte ubriacanti, all’azione che portò Gareth Edward al mitico tuffo oltre la linea bianca.