Jules Verne Trophy: codice verde per il maxi-trimarano Sails of Change

Partenza confermata per domani

NOV 24, 2021 -

Vela Roma, 24 nov. (askanews) – Dona Bertarelli, Yann Guichard e il loro equipaggio di 9 velisti lasceranno gli ormeggi giovedì 25 novembre per il tentativo di battere il record di percorrenza del Jules Verne Trophy. La mattina presto, il maxi-trimarano Sails of Change partirà dal porto di La Trinité-Sur-Mer (Morbihan) per raggiungere la linea di partenza al largo di Ushant. L’obiettivo è fare il giro del mondo a vela, senza scalo e senza assistenza, doppiando i tre capi: Buona Speranza, Leeuwin e Horn, impiegando un tempo minore rispetto a quello di Francis Joyon e del suo equipaggio che nel 2017 impiegarono 40 giorni, 23 ore, 30 minuti e 30 secondi. In questa sfida, l’equipaggio del maxi-trimarano Sails of Change è portacolori della Campagna #30×30, che mira a proteggere il 30% del pianeta entro il 2030 e quindi a sensibilizzare il pubblico su questa causa. IL QUARTO TENTATIVO PER BATTERE IL RECORD Giovedì mattina il maxi-trimarano Sails of Change lascerà il porto di La Trinité-Sur-Mer (Morbihan). A bordo, gli 11 velisti del più grande trimarano da regata oceanica del mondo faranno rotta verso l’isola di Ouessant, al largo del Finistère. Più tardi in giornata taglieranno la linea di partenza del Jules Verne Trophy, situata tra il faro di Créac’h e quello di Capo Lizard, con l’obiettivo di battere il record del giro del mondo a vela di 40 giorni, 23 ore, 30 minuti e 30 secondi, con i colori di Sails of Change e della campagna #30×30. Per questo quarto tentativo di record, il team guidato dallo skipper Yann Guichard ha fatto tutto il possibile per migliorare le prestazioni del trimarano. In particolare, lo scafo della barca è stato accorciato di tre metri per fornire un migliore equilibrio al timone e ridurre le vibrazioni; il pozzetto è stato completamente ridisegnato per fornire più comfort a bordo e ridurre l’esposizione al vento, al mare e alla pioggia, il piano velico del maxi-trimarano è stato riprogettato, l’aerodinamica del trimarano è stata migliorata ed infine la barca è stata alleggerita. A bordo con Dona Bertarelli e Yann Guichard ci sarà un equipaggio che racchiude in sé le caratteristiche dell’esperienza di navigatori oceanici esperti e l’energia di giovani velisti. Nei precedenti tentativi il team ha ottenuto il terzo miglior tempo del Jules Verne Trophy nel 2015 – 2016 (47 giorni 10 ore e 59 minuti), con Dona Bertarelli che è diventata la donna più veloce del mondo e il record di tappa Ushant – Ecuador nel 2019 (4 giorni 20 ore e 7 minuti). Tutto l’equipaggio avrà ben presenti questi riferimenti insieme all’entusiasmo di affrontare una delle più grandi sfide nelle regate oceaniche. UNA FINESTRA METEO FAVOREVOLE Le condizioni ‘sine qua non’ per un record di successo sono quelle di riuscire a raggiungere molto velocemente l’Equatore e il Capo di Buona Speranza. Per la prima volta dal 1° novembre ossia l’inizio dello stand-by, si presenta una finestra meteorologica che offre una grande opportunità per scendere verso sud. Benjamin Schwartz, il navigatore del maxi-trimarano Sails of Change spiega la situazione attuale: “Al momento, l’alta pressione delle Azzorre, che è molto estesa, sta scendendo verso le isole omonime e la bassa pressione situata a ovest di Capo Verde si sta riempiendo. La combinazione di questi due fenomeni rafforzerà gli Alisei a partire da giovedì, il che ci permetterà di scendere molto rapidamente verso l’Equatore. Nello stesso tempo, un sistema di bassa pressione situato a nord dell’Inghilterra scenderà verso la Bretagna venerdì, portando molto mare e vento. L’obiettivo è quindi quello di evitarlo partendo il giovedì sera presto. Secondo la rotta, questa situazione meteorologica ci permetterebbe di raggiungere l’equatore entro il nostro tempo record del 2019, in poco meno di 5 giorni. L’ideale per iniziare un nuovo tentativo! Dopo di che, abbiamo ancora alcune incertezze riguardo ai Doldrums, che potrebbero bloccarci per più tempo del previsto. Infine, nell’Atlantico del Sud, stiamo osservando un sistema di bassa pressione al largo del Brasile, di fronte al quale potremmo posizionarci per raggiungere il Capo di Buona Speranza in tempi inferiori a quelli di Francis Joyon nel 2017. Oggi, le condizioni intorno a Buona Speranza sono ancora molto buone, ma tutto può evolversi, le posizioni dell’anticiclone di Sant’Elena e lo spostamento della depressione non sono ben chiare: sono ancora molto lontane nel tempo (J+10).” La sequenza degli eventi nell’Atlantico del Sud sarà quindi decisiva per battere il record e per navigare verso l’Oceano Indiano il più rapidamente possibile. SAILS OF CHANGE, UN GIRO DEL MONDO PER LA CAMPAGNA “30×30” Nel 2021, il maxi-trimarano è stato decorato con i colori di “Sails of Change”. Sails of Change sta creando una comunità di appassionati di sport e natura che desiderano un futuro sostenibile per il nostro pianeta. I fondatori Yann Guichard, Dona Bertarelli e i suoi figli si impegnano a condividere idee e informazioni, costruire partnership per proteggere e ripristinare l’ambiente e lavorare per contribuire a realizzare cambiamenti significativi per un futuro sostenibile per tutti. La prima campagna supportata da Sails of Change è “30×30” una call to action globale per proteggere almeno il 30% dell’oceano e della terra entro il 2030. Il maxi-trimarano porterà questo messaggio in tutto il mondo, con il #30×30 sulle sue vele e sui suoi scafi, associati al blu dell’oceano e al verde della terra, che compongono il nuovo design dell’ammiraglia del team. “Attraverso lo sport che amiamo, invito tutti a intraprendere con noi questa avventura umana, a scoprire la bellezza della natura e ad accompagnarci in giro per il mondo”, afferma Dona Bertarelli, reporter a bordo per questo prossimo tentativo di record al Jules Verne Trophy. Con questo quarto tentativo, l’intero equipaggio vuole mostrare che è possibile realizzare la sfida puntando all’autosufficienza energetica. Per la prima volta, l’intero percorso del Jules Verne Trophy sarà effettuato senza il motore ausiliario. “Affronteremo un’ulteriore sfida, poiché cercheremo di battere il record del giro del mondo senza utilizzare energia da combustibili fossili. Le nostre fonti principali saranno l’energia solare ed eolica, oltre a un generatore di biciclette a bordo. Vogliamo dimostrare che è possibile”, afferma lo skipper Yann Guichard.