Ecco il Tour de France, il via il 1 luglio da Copenaghen

Torna l'Alpe D'Huez, Pogacar: "E' un percorso che mi piace"

OTT 14, 2021 -

Ciclismo Roma, 14 ott. (askanews) – Partirà con una cronometro lunga 13 chilometri sulle strade di Copenaghen, venerdì primo luglio 2022, la 109esima edizione del Tour de France di ciclismo. La Grand Boucle si concluderà a Parigi domenica 24 luglio sui Campi Elisi alla ventunesima tappa. La presentazione delle squadre si svolgerà nei Giardini di Tivoli mercoledì 29 giugno. Dopo le prime tre frazioni danesi, la carovana ripartirà dalla Francia, a Dunkerque. Tra le grandi insidie, già il quinto giorno arriverà il temuto pavé, mentre il settimo giorno il primo arrivo in salita alla Planche des Belles Filles. L’unica altra crono sarà invece il penultimo giorno, con 40 chilometri che porteranno il totale di 53 chilometri contro il tempo. Gran finale, al termine di 3328 chilometri che prevedono sei tappe di montagna e cinque arrivi in salita, ovviamente a Parigi, con conclusione sugli Champs-Elysées. A Longwy la tappa più lunga (220 chilometri). Previsto anche uno sconfinamento in Svizzera e il ritorno sull’Alpe d’Huez nella tappa col maggior dislivello. Da segnare in rosso l’11.a tappa, che prevede il Col de Telegraphe, il Galibier e il Col de Granon. Tadej Pogacar, vincitore delle ultime due edizioni, logico favorito. Dopo quasi trent’anni, con l’edizione 2022 ripartirà anche il Tour delle donne: otto tappe a partire dai Campi Elisi nel giorno in cui si concluderà la corsa maschile e poi traguardo in Alsazia, sulla Super Planche des Belles Filles. “È davvero bello – ha dichiarato lo sloveno Tadej Pogacar, trionfatore delle ultime due edizioni del grande giro francese, a Cyclingnews – È una corsa completa. Dalla prima all’ultima tappa c’è tutto: volate, ventagli, pavé, grandi salite, piccole salite e cronometro. Ci punterò sicuramente. Farò alcune ricognizioni perché sarà necessario dopo aver visto sulla carta cosa c’è in programma. Sono piuttosto emozionato”. Il vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi 2021 si è quindi voluto soffermare su tutte le possibili insidie e difficoltà che potrebbero ostacolarlo sulla strada del terzo trionfo: “Le tappe con il vento sono sempre insidiose. Sono tutti nervosi in quelle tappe. Sarà interessante scoprire cosa succederà. Io spero non ci sia vento, ma è davvero difficile che non succeda nulla quando trovi ponti di 20 chilometri (nella seconda tappa ndr) o qualcosa di simile. Sarà temibile”. Il classe 1998 sa comunque che, se saprà presentarsi con il giusto stato di forma, il percorso potrà esaltare le sue caratteristiche: “Penso che se starò bene, il percorso sarà adatto per me. Ma se non starò bene, non sarà certo una buona notizia”.