Bici, Ashaa: la rivoluzione nasce su pista e continua su strada

Presentato sul peregrine Falcon al Velodromo di Barcellona

SET 18, 2021 -

Bici Roma, 17 set. (askanews) – Immagina di essere in gara sulla tua bici da pista. Immagina di poter trovare la posizione più comoda e performante per te in ogni occasione, per ogni momento della gara. Immagina di avere infinite possibilità di prendere il manubrio. Guarda Ashaa, provalo e scegli la tua. Ashaa è la prima di molte rivoluzioni nel mondo del ciclismo su pista. È figlio di ricerca, passione, attenzione e cura. Nasce dall’incrocio tra competenze tecniche e pratiche, da anni di ricerca e sviluppo a fianco di atleti internazionali. È il primo passo verso l’interpretazione che l’atleta e la sua posizione in bici sono l’elemento fondamentale per la resa finale, a livello meccanico, di comfort, di prestazione e aerodinamico. Atleta e mezzo sono inscindibili. Non esiste più l’aerodinamica del mezzo, esiste la miglior posizione possibile per ciascun atleta, insieme alla bici su cui gareggia. Nasce così un simbionte che, grazie alle soluzioni progettuali e all’utilizzo degli strumenti avanzati della Land of Performance (LoP), permette di combinare l’aerodinamica meccanica con il rendimento fisiologico dell’atleta. “Non basta andare in galleria del vento e verificare il vantaggio di un prodotto a 60km/h rispetto a un altro, è indispensabile che l’atleta che lo userà possa avere un vantaggio anche mentre passa da 0 a 60km/h e che poi possa mantenere tale vantaggio per tutta la durata della gara/prestazione, senza compromessi, e che a 60 Km/h ci arrivi ‘bene’, come vuole, come rende al meglio. – racconta Romolo Stanco nello spiegare il percorso che ha portato da uno schizzo su un foglio di carta a un prodotto unico e vincente – il primo schizzo è nato su un foglio trasparente attaccato al computer mentre Lezica era sul simulatore in una posizione e un setup che sulla carta ritenevamo insensati ma…i numeri, i suoi watt, quel CdA improvvisamente sceso, e le sue parole – ‘così sto comodo’ – hanno iniziato a farci ragionare fuori dalla scatola”. Dimensioni, forme, dettagli, finiture: ogni millimetro di Ashaa è studiato e realizzato per mettere il ciclista al centro della prestazione. Progettato da Romolo Stanco, è stato testato e modificato dopo le prove in galleria del vento, prototipato in 3D per controllare di volta in volta ogni particolare fino a poter andare in pre-produzione e essere provato in gara e in pista. (da Facundo Lezica, Marcos Mendez e Francesca Selva tra gli altri). La versione finale, prodotta a mano con un sistema innovativo di produzione del carbonio in Gran Bretagna da Adrian Smith di Carbonwasp per TOOT Engineering, è un prodotto radicalmente rivoluzionario pronto per incontrare le esigenze di tutti i pistard. Un percorso inusuale e unico, che racconta l’eccellenza di un progetto attraverso la collaborazione di piccole realtà dalle grandi idee. Un percorso racchiuso in un pezzo di carbonio di nome ASHAA. “La prima volta che ho testato il manubrio è stato con la versione stampata in 3D in galleria del vento, più di un anno fa. Mi è piaciuto subito, e mai avrei immaginato che ci potessero essere ancora miglioramenti – sottolinea Francesca Selva, atleta del T°RED Factory Racing e membro del team della LoP. “Siamo partiti dalle posizioni che volevamo provare, guardando Obree, Boardman, e sapendo tutto ciò che oggi è concesso e vietato. Da quello sono nati i primi disegni, passando attraverso prototipi e infinite domande. Ogni decimo di quel manubrio è stato pensato, provato e progettato. Toccare con mano la versione finale e poi vincerci gara dopo gara è una sensazione unica -continua Facundo Lezica che come Francesca ha contribuito al suo sviluppo e è stato il primo a vincere con Ashaa e Peregrine Falcon. Il Peregrine Falcon su cui è montato Ashaa è un prototipo di bici da pista in continua evoluzione, il racconto mobile di un percorso iniziato molti anni fa, quando Giairo Ermeti chiese a Romolo Stanco di progettare una bici per i suoi Campionati Italiani su pista e che di anno in anno ha visto crescere un gruppo di lavoro sotto la guida di Romolo Stanco per poter progettare, sviluppare, affinare e realizzare soluzioni pensate per i ciclisti di oggi. Un prototipo, un laboratorio viaggiante e vincente su pista, quel territorio dove tutto viene spinto al limite, dove il centesimo è fondamentale, dove il marginal gain non è marginale e dove anche un piccolo movimento sulla sella dato da una posizione non confortevole o da un setup approssimativo può fare la differenza. La pista diventa “un banco”, un territorio estremo e misurabile in cui sperimentare e misurare le caratteristiche di un mezzo in grado di adattarsi, evolversi per centrare un preciso obiettivo finale. Non un obiettivo fine solo alle vittorie del Reparto corse e al successo degli atleti ma come in MotoGp e in F1 l’intento è di trasferire nella progettazione di nuove bici da strada – le prossime che presenterà T°RED BIKES – quei contenuti che faranno divertire, emozionare ed esaltare ancora di più ogni appassionato.    Perché a Barcellona? Perché ha segnato uno dei momenti più importanti nella ricerca de “la posizione perfetta” e per TOOT Engineering rappresenta il luogo naturale in cui fare un altro passo avanti sulla strada verso le Olimpiadi di Parigi 2024. Qui si respira ancora la tensione delle Olimpiadi del 1992, quando Boardman sulla Lotus 108 progettata da Mike Burrows rompe gli schemi e vola come un aereo rompendo un record dopo l’altro vincendo proprio sul Velodrom d’Horta l’oro nell’inseguimento individuale ai Giochi Olimpici. Qui si respira la tensione di progettare all’interno dei vincoli imposti dai regolamenti UCI, permettendo allo stesso tempo di superare i limiti dei prodotti attuali. La sfida tra Boardman e Obree, innovatori di se stessi prima che delle loro biciclette dalla storia unica figlia del vento e del sudore e non di brand, marketing e ricadute commerciali.  Qui, al Velodrom d’Horta di Barcelona, TOOT Engineering svela la radicale evoluzione di Ashaa e Peregrine Falcon. Ashaa sarà disponibile in versione monoscocca, progettato in simbiosi con il Peregrine Falcon, e in versione per attacco tradizionale così da poter essere montato su qualsiasi telaio. La ricerca di TOOT Engineering parte dalla pista per offrire soluzioni per ogni ciclista, per questo verrà presentata preso anche una versione stradale di Ashaa.   Ashaa Manubrio endurance pista – è un progetto di Romolo Stanco sviluppato e testato in Italia da TOOT Engineering e prodotto a mano in Gran Bretagna da CarbonWasp.