Tokyo2020, per trionfo Jacobs grande spazio media internazionali

Giornali giapponesi dedicano ampio risalto all'impresa

AGO 2, 2021 -

Olimpiadi Tokyo, 2 ago. (askanews) – Il trionfo di Marcell Jacobs nella finale dei 100 metri maschili delle Olimpiadi di Tokyo 2020 ha avuto grande spazio sui giornali di tutto il mondo, a partire da quelli dei padroni di casa giapponesi. “Il titolo del più veloce va a un Europeo”, titola in una pagina intera lo Yomiuri shimbun, il giornale giapponese più letto. “La prima volta nei 100 metri maschili di un italiano”, è il sottotitolo. Una grande foto a colori mostra il momento in cui l’azzurro supera il traguardo. Titolo fotocopia per il secondo giornale giapponese, l’Asahi shimbun: “A Jacobs il titolo di più veloce del mondo”, è la scelta del quotidiano, che come sottotitolo preferisce evidenziare che “continua la competizione per il post-Bolt”. BBC Sport sul sito, titola: “Olimpiadi di Tokyo, Lamont Marcell Jacobs vince una sorprendente medaglia d’oro nei 100 metri”. E nell’articolo, il sito della Tv pubblica britannica ricorda che “Jacobs si è spostato solo dal 2018 dal salto in lungo” e che “è sceso sotto il muro dei 9 secondi solo a maggio di quest’anno”. Il sito del New York Times mette in homepage una foto dell’arrivo della gara e titola l’articolo: “Ecco come gli uomini più veloci del mondo di sono contesi l’oro in 10 secondi”. L’articolo dichiara: “C’è ora un successore di Usain Bolt. Lamont Marcell Jacobs dell’Italia hacorso in 9.80 secondi in 100 metri per vincere la medaglia d’oro domenica notte allo Stadio olimpico di Tokyo. E’ la prima volta dal 2004 che qualcun altro che non sia Bolt, il quale s’è ritirato nel 2017, diventa campione olimpico nella gara maschile”. Il francese Le Monde, nel suo sito, titola “L’italiano Lemont Marcell Jacobs, un outsider nuovo re dei 100 metri”. Invece il britannico Guardian punta sulla storia personale dello sprinter: “Jacobs ha una storia personale d’ispirazione, nel correre nella era post-Bolt”. E nel sottotitolo scrive: “Il nuovo campione olimpico dei 100 metri accredita alla sua riconciliazione col padre l’aver trovato “l’energia per essere qui oggi”.