Uefa, Rosetti: lavoro donne in mondo arbitrale merita grandi elogi

"Designazioni vengono fatte per merito", dice capo designatore

DIC 18, 2020 -

Roma, 18 dic. (askanews) – Le designazioni arbitrali della UEFA “vengono fatte per merito e le donne meritano grandi elogi per il duro lavoro e la dedizione che le hanno portate a questo livello”. Lo ha dichiarato Roberto Rosetti, capo designatore dell’organo che controlla il calcio europeo, commentando le recenti direzioni di gara “in rosa” nelle competizioni internazionali.

“La presenza di direttrici di gara nelle competizioni maschili non deve più sorprendere. Negli ultimi anni, la UEFA ha lavorato molto per far crescere allo stesso modo gli arbitri europei di entrambi i sessi”, ha proseguito Rosetti, “Quello che vediamo oggi è la prova che il nostro approccio funziona”.

Questo mese, Stephanie Frappart è entrata nella storia ?diventando la prima donna ad arbitrare una gara di Champions League, quella tra Juventus e Dinamo Kiev, alla quinta giornata. Anche se la sua designazione ha fatto parlare i giornali e le tv di tutto il mondo, per la UEFA è stata normale amministrazione, avendo scelto Frappart perché è una dei migliori arbitri d’Europa. Frappart, che aveva destato una simile attenzione nel 2019 dirigendo la gara di Supercoppa europea a Istanbul, non è assolutamente l’unica donna che arbitra con regolarità nel calcio maschile.

Come lei, ricorda il sito internet della UEFA, quest’anno l’ucraina Kateryna Monzul ha arbitrato sia in Nations League sia nella fase a gironi di Europa League, mentre la partita del 3 dicembre tra Gent e Liberec, sempre diretta da lei, è stata la prima organizzata dalla UEFA in cui una donna è stata affiancata da due assistenti di sesso femminile, Oleksandra Ardasheva e Maryna Striletska.

Oltre agli arbitri, sempre più assistenti donne acquisiscono esperienza nel calcio maschile di più alto livello. La greca Chrysoula Kourompylia viene designata regolarmente per le partite maschili dal 2014/15; l’inglese Sian Maassey-Ellis è assistente in Europa League e Nations League dal 2019, mentre la spagnola Guadalupe Porras Ayuso ne ha seguito le orme in questa stagione. La tedesca Bibiana Steinhaus, che si è ritirata quest’anno dopo una carriera in Bundesliga, oggi lavora regolarmente in sala VAR in Champions League ed è stata assistente nelle ultime partite della fase a gironi.