In Corea del Sud si gioca, 36 tv collegate dal mondo

Spalti vuoti, striscioni e tifo registrato

MAG 8, 2020 -

Roma, 8 mag. (askanews) – Il calcio è ripartito. Almeno in Corea del Sud. Davanti a spalti vuoti, in uno stadio chiuso, A Jeonju è andata in scena la gara inaugurale della K-League, il massimo campionato sudcoreano, la prima partita ai tempi del coronavirus: è finita 1-0 per il Jeonbuk Motors campione in carica, opposto al Suwon Bluewings che era rimasto in dieci a un quarto d’ora dalla fine per l’espulsione di Antonis per un’entrataccia a centrocampo. Anche se con gli stadi chiusi, è stato riprodotto artificialmente il brusio dei tifosi. Il gol che ha deciso la sfida lo ha firmato il 41enne ex Middlesbrough Lee Dong-Gook al minuto 84: stacco di testa su angolo dalla destra. Niente abbracci, giusto un paio di pacche sulla spalla e qualche gomito-contro-gomito. Lo stadio di Jeonju si presentava con gli spalti vuoti e qualche striscione di incoraggiamento. Cori e incoraggiamenti registrati. Oggi erano almeno in 36 i paesi ad essere collegati, a fronte della normalità di soli sei paesi asiatici, con la BBC fra le emittenti che si sono assicurate i diritti.

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